sabato 31 maggio 2014

Terrorismo

Terrorizzare e reprimere.

Il terrorismo come strumento repressivo in perenne estensione


terrorism

When government fears the people, there is liberty. When the people fear the government, there is tyranny”
Thomas Jefferson

mercoledì 28 maggio 2014

Il Comandante Marcos se ne va

Il comandante Marcos lascia la guida del EZLN (Chiapas/Messico)





«È nostra convinzione e nostra pratica che per rivelarsi e lottare non sono necessari né leader né capi, né messia né salvatori. Per lottare c’è bisogno solo di un po’ di vergogna, una certa dignità e molta organizzazione, il resto o serve al collettivo o non serve» (Afp)

lunedì 26 maggio 2014

Consigli alla sinistra, comodamente seduta.

Il tiranno ha tre obiettivi.
Uno: L'umiliazione dei suoi sudditi; sa che un uomo di poveri spiriti non complotterà contro nessuno.
Due: La diffusione di sospetti tra di loro; poiché nessun tiranno verrà rovesciato se gli uomini non avranno iniziato a fidarsi gli uni degli altri. Ecco perché i tiranni sono in guerra con gli onesti; sanno che il loro potere ne viene minacciato, non solo perché non accettano di sottoporsi al dispotismo, ma anche perché sono leali l’uno all’altro e ad altri uomini e non fanno i delatori.
Tre: Il tiranno vuole che tutti i suoi sudditi siano incapaci di reagire, giacché nessuno tenta l’impossibile e non si arriverà ad abbattere un tiranno se si e privi di forza.

Aristotele, filosofo greco, IV secolo A.C.

Busto di Aristotele conservato a Palazzo Altaemps, Roma. Foto di Giovanni Dall'Orto.jpg

domenica 25 maggio 2014

USA-Venezuela

USA: Come si buttano i dollari

La Camera bassa degli USA ha respinto il progetto di chiusura del carcere di Guantànamo

 

La Camera dei Rappresentanti statunitensi ha respinto con  247 voti a 177 un progetto che  autorizzava il presidente Barack Obama a chiudere il carcere nella base navale di Guantànamo, nell’est di Cuba.
Dal 2002 la Casa Bianca mantiene questo centro di detenzione nell’installazione navale che si trova in territorio cubano contro la volontà del Governo e del popolo dell’Isola.
L’iniziativa presentata dai democratici come parte del bilancio di difesa nazionale per l’anno fiscale 2015, voleva cancellare la proibizione di trasferimento dei detenuti in territorio continentale nordamericano e la chiusura della prigione a partire dal 2017.
Nel suo discorso sullo stato dell’Unione nel gennaio scorso, Obama aveva detto che il 2014 doveva essere l’anno in cui il Congresso doveva eliminare le restrizioni per il trasferimento dei detenuti e la chiusura definitiva del carcere, dove sono rinchiusi 154 prigionieri.
Con il suo primo incarico nel 2009, il capo della Casa Bianca aveva firmato un ordine esecutivo per chiudere la prigione in meno di un anno.
Un rapporto recente del Pentagono ha riconosciuto che la prigione costa circa 1000 milioni di dollari annualmente e l’ammontare totale supererà i 5000 milioni per la fine dell’anno fiscale 2014
Esistono numerose denunce sull’utilizzo di tecniche crudeli in questa prigione, come la privazione del sonno, la chiusura dei prigionieri nudi in celle gelide e gli interrogatori estenuanti 

( Fonte: Granma international)

Nessun commento per le persone normali, per le altre c'è sempre a disposizione il sito del Pentagono.

venerdì 23 maggio 2014

Pattumiere nel mondo

Nuove prove del crimine nel Giorno Mondiale  AntiChevron
Il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha offerto dettagli, ieri mercoledì 21, sulla relazione elaborata da periti assunti dalla petrolifera Chevron, nella quale confermano il danno ambientale che la multinazionale ha provocato in cinque pozzi  petroliferi dell’ Amazzonia ecuadoriana dopo le operazioni di Texano, tra il 1964 e il 1990.
Nel documento mostrato da Correa, gli investigatori hanno confermato alla multinazionale  che esiste un inquinamento dieci volte superiore a quello permesso, ha precisato l’agenzia di notizie Andes.
Correa ha indicato che questa è una prova decisiva basata nelle pre-ispezioni dei periti assunti dalla Chevron stessa, che indica la contaminazione e diviene una prova decisiva, si legge nel portale web  di Andes.
Una Corte di Giustizia ecuadoriana ha condannato la multinazionale degli USA al pagamento di 9500 milioni di dollari per rimediare i danni ambientali provocati.
La Chevron è stata condannata e il processo ha già compiuto tutti i suoi passi legali.
Correa ha ringraziato gli attivisti delle città del mondo, che hanno realizzato molti incontri e attività,  con il fine di dichiarare il Giorno Mondiale AntiChevron. 
Cuba si è unita alla campagna d’incontro di decine di rappresentanti della società civile, che si è svolto nella sede dell’associazione cubana delle Nazioni Unite, ACNU, a L’Avana.
Durante l’incontro nel quale è stato espresso l’appoggio al governo e al popolo dell’ Ecuador, con le denunce delle atrocità ambientali commesse dalla Chevron, l’ambasciatore ecuadoriano in Cuba, Edgar Ponce, ha risaltato l’importanza che gli amici di quest’Isola dei Caraibi e di tutto il mondo uniscano le loro voci alla causa.
Alla fine della conversazione i presenti hanno introdotto le mani in un contenitore di petrolio e le hanno poi stampate su una lunga tela bianca, come simbolo del sostegno alla campagna “La mano sporca della Chevron”,  convocata dal governo dell’Ecuador e dal suo presidente Rafael Correa per richiamare l’attenzione internazionale attorno alla causa, ha riporto PL. ( Traduzione GM - Granma Int.)

Nota personale:
Se in futuro avremo veri Godzilla, almeno sapremo a chi dare la responsabilità

lunedì 19 maggio 2014

Svizzera ieri,oggi e chissà domani


Un'oasi in fermento


Coltello multiuso svizzero immaginidivertenti.org

La Svizzera non è un paese ricco, ma un paese dove comandano i ricchi, dove l’ordine, il conformismo e una diffusa “tranquillità” poggiano sempre più sull’utilizzo di manodopera a basso costo (indigena e straniera) e sulla pace sociale, pattuita con i sindacati, garantita da sussidi integrativi a chi è stato espulso dal ciclo produttivo, per impedire contestazioni di ogni tipo. La Svizzera è pure il paese dei suicidi, soprattutto fra i giovani, spesso mascherati da incidenti stradali e tenuti democraticamente nascosti dai media che fanno finta di niente. La Svizzera non è un’oasi bucolica e spensierata, ma una cella d’isolamento ben attrezzata, un carcere democratico o, se preferite, un pezzetto d’Europa dove i furbi comunitari di ogni colore vengono a godersi i frutti dei loro maneggi, serviti e riveriti da proletari silenziosi e con le scarpe bucate.
Insomma in Svizzera stanno bene in tanti, ma sempre peggio chi deve lavorare per vivere.
Questo finché terranno i forzieri delle sue banche con i loro segreti, poi sarà il caos!

domenica 18 maggio 2014

Trova le differenze fra due presidenti



Fonte: www.nocensura.com

Il primo dice: Come faccio a vivere con 800 euro? Non sono un eroe, c'è chi vive con meno!
Il secondo invece: Dovete fare dei sacrifici per salvare l'Italia, bisogna continuare su questa strada.

Il primo è un ex Tupamaros.
Il secondo un ex "comunista".

Libia moderna

La Libia è ormai spaccata in tre stati.
Fonte: www.operaicontro.it

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Episodio più recente:L'offensiva sferrata da Khalifa Haftar, ex generale in pensione ora a capo di un esercito paramilitare dotato anche di aerei e elicotteri, che ha mandato i suoi uomini contro le milizie integraliste islamiche della Cirenaica, definendole gruppi di terroristi.
Il risultato è stato un durissimo scontro con un bilancio – ancora provvisorio – di 79 morti e oltre 140 feriti.
Il governo di Tripoli ha gridato al colpo di Stato con un comunicato congiunto di governo, parlamento e esercito, letto dal presidente del Congresso generale nazionale (Cng, parlamento) Nouri Abou Sahmein, nel quale l’attacco compiuto da Haftar viene definito “al di fuori della legittimità dello stato”, un vero e proprio “colpo di stato”.
Altro che pace, altro che interventi umanitari.
Come in Iraq, forse in Afghanistan, in Medio Oriente e oltre la ex "cortina di ferro", il verbo liberista ha le mani sporche di sangue per ...un pugno di dollari.
Chi semina vento......

sabato 17 maggio 2014

Torino: Beppe Grillo disarma i politici

«Digos e Polizia sono con noi. Basta scorte ai politici» 

Fonte: http://www.corriere.it/

Il leader del M5S dunque torna a Torino, luogo storico per il Movimento Cinque Stelle, in quanto fu la sede del secondo VDay nell'aprile del 2008. Circostanza che lo stesso comico ha ricordato attaccando la stampa e i giornalisti colpevoli, secondo lui, di aver sempre sottostimato la portata del Movimento. Ed è un Grillo sempre più comico quello degli ultimi comizi, da Dudù e dalla vivisezione in poi, che si spende per le ultime battute della campagna elettorale. Ma c'è spazio anche per gli attacchi politici a Renzi («Portano i bambini in piazza e li fanno gridare `Matteo, Matteo´. Bisogna prendere quelle maestre e licenziarle in tronco perché non possono fare queste cose con i bambini»), il presidente del Parlamento europeo («Schulz viene in Italia e la prima cosa che dice è che io sono come Stalin. I tedeschi dovrebbero ringraziare Stalin, perché se non fosse stato per Stalin oggi Schulz sarebbe in Parlamento con una croce uncinata al braccio») e al presidente della Repubblica («Io non mi stupisco quando allo stadio fischiano l'inno di Mameli. Fratelli d'Italia, dice. Ma fratelli di chi? Dei piduisti, dei massoni, della camorra? Chiediamoci perché si fischia un inno. Io invece inorridisco quando il presidente della Repubblica riceve al Quirinale un condannato in via definitiva»)Beppe Grillo a Torino (Foto Twitter)

Dopo il 25 maggio (elezioni europee) ci sarà da divertirsi !






venerdì 16 maggio 2014

Time: L'uomo dell'anno



Febbrili discussioni in redazione per definire la copertina.
Se l'anno finisse a giugno, sarebbe in pole position il signore della foto sotto:

Abubakar Shekau, dirigente dell'organizzazione combattente islamica nigeriana Boko Haram che, nel linguaggio degli Hausa*, significa "l'istruzione occidentale è un peccato".

*Lingua dell'Africa occidentale



Abubakar Shekau, ecco chi è il leader di Boko Haram

mercoledì 14 maggio 2014

Svizzera a 5 stelle


Pro Memoria a pochi giorni dal voto sul salario minimo di 4000 franchi

Dipendenti con le scarpe bucate"

Ne sanno qualcosa al Villa Principe Leopoldo: sulla pagina di Tripadvisor.com dell'hotel 5 stelle più rinomato del Ticino, Zelal25, francese, elogia «la bella vista sul lago di Lugano» e «il fitness centre ben equipaggiato» salvo eccepire però sul look del personale. «È la prima volta che vedo dipendenti con le scarpe usurate in un hotel a 5 stelle... si vedevano addirittura i buchi!». Pronta la risposta (sempre online) del management dell'albergo: «Il suo commento sull'abbigliamento dei nostri dipendenti è molto grave, prenderemo in esame la questione nella riunione settimanale della direzione»


Se non passa, scarpe nuove per tutti offerte dalla direzione?
Campa cavallo che l’erba cresce!

lunedì 12 maggio 2014

USA: consigli per i manifestanti



Come mi mimetizzo in pubblico



La start-up américaine U R ME ("you are me") Surveillance propose un masque hi-tech à porter dans les endroits publics. URME. est basée à Chicago où dit-elle "il y a 25 000 caméras reliées à un système de reconnaissance faciale. Nous ne pensons pas que vous devez être pisté simplement parce que vous avez envie de sortir de chez vous ni que vous ayez à vivre caché. Nos produits vous permettent de présenter une identité alternative en public".
Le masque URME est en silicone. On pourra le réaliser chez soi avec une imprimante 3D. Il imite un visage humain (celui de l’artiste Leonardo Selvaggio), pas au point de tromper les gens mais suffisamment pour que les systèmes d’identification ne vous reconnaissent pas. La reconnaissance faciale est de plus en plus présente et efficace, ainsi sur les réseaux sociaux : le système utilisé par Facebook pour dire si c’est la même personne qui se trouve sur deux photos différentes donne un résultat correct 97 fois sur 100.



domenica 11 maggio 2014

Jean Paul Marat, l'amico del popolo



Non fatevi fregare quando paternamente vi battono sulla spalla e vi dicono che non ci sono nel mondo diseguaglianze gravi contro le quali valga la pena battersi. Se gli credete, essi, nei loro palazzi di marmo e nelle loro banche di granito, dai quali derubano i popoli del mondo pretendendo di farne il bene, avranno un potere assoluto. State in guardia, poiché appena gli sembrerà opportuno,per proteggere il loro oro, vi spediranno in guerre le cui armi, subito sviluppate da scienziati servili, diventeranno sempre più letali, fino a quando, con un cenno della mano, saranno capaci di fare a pezzi milioni di voi.

 Jean-Paul Marat, martire della rivoluzione francese, 1743-1793


venerdì 9 maggio 2014

Le possibili nuove terre di Israele

Israele anche in Texas ?





Una parte del Texas potrà diventare il “nuovo Israele” se un politico statunitense vedrà realizzata la sua proposta di offrire a Israele di cambiare la Cisjordania per una parte del territorio degli Stati Uniti.
Allan Levene, immigrato ebreo britannico nazionalizzato statunitense, membro del Congresso degli USA per il Partito Repubblicano in Georgia e nelle Hawai, propone di creare un territorio d’Israele nella costa orientale dello stato del Texas.
Si tratta di circa 8.000 miglia quadrate (20.720 km²) di terra poco popolata che confina con il golfo del Messico. Secondo Levene, lo stato ebraico riceverà questa striscia di terra se rinuncerà ai territori della Cisgiordania.
Il politico ha sottolineato che “il clima è simile e Israele potrebbe avere accesso al golfo del Messico per il suo commercio internazionale”, scrive il quotidiano The Jewish Journal of Greater L.A.
Inoltre gli Stati Uniti riceveranno benefici da questo accordo e non dovranno spendere milioni di dollari in Medio Oriente come contributi annuali per aiuti esterni, mentre il Texas beneficerà di alti indici di posti di lavoro nel settore della costruzione.
La misura aiuterà anche i palestinesi che alla fine potranno avere tutta la Cisgiordania per loro, afferma Levene.
Adesso la palla passa a Benjamin Netanyahu che, ovviamente, sarà tentato a prendersi tutto il Texas e tenere la Cisgiordania.


giovedì 8 maggio 2014

Strategie USA

Cuba inclusa di nuovo sulla lista dei paesi che promuovono il terrorismo internazionale dal Dipartimento di Stato americano.

Yes, we can!





mercoledì 7 maggio 2014

Media e potere





I media sono l’entità più potente della Terra.

Hanno il potere di render innocenti i colpevoli e colpevoli gli innocenti.

E’ il potere che controlla la mente delle masse.


Malcolm X

martedì 6 maggio 2014

Il dito medio del Sindaco di Torino

Piero Fassino, ultras juventino e candidato presidente della repubblica


Durante la commemorazione della tragedia di Superga, svoltasi al vecchio stadio Filadelfia di Torino, il sindaco del capoluogo piemontese, Piero Fassino, è stato pesantemente contestato da diversi sostenitori della squadra granata. Fassino non ha resistito alle ingiurie ricevute, ed ha risposto con il suo dito medio alzato. In un primo tempo la notizia del gestaccio era stata smentita dal sindaco PD, ma i numerosi filmati pervenuti ai media l’hanno costretto a rimangiarsi “democraticamente” la parola.
Ecco la sua giustificazione ufficiale:

“Io non chiedo scusa a chi mi ha insultato .È stata data una ricostruzione sbagliata di quello che è successo. Perché dovrei chiedere scusa a chi mi ha insultato e aggredito, in modo pesante, a chi ha offeso la mia famiglia? Non ripeto quello che mi è stato detto per carità di patria. Mi hanno lanciato addosso ghiaia e lattine di birra. Cosa che ha provocato in me una reazione istintiva e umana, di cui naturalmente mi rammarico, ma che considerato il contesto mi sembra comprensibile. Chiedere scusa a quelle persone no. Arriva un momento in cui si deve reagire. Ecco, la tesi del porgere l’altra guancia a ogni costo mi sembra opinabile. Io rivendico il mio diritto a non farlo. A un certo punto bisogna anche dire basta”


Fassino è un padrone amico dei padroni. Perché deve scusarsi?
Fassino è un uomo del PD e non si scusa, il gesto del dito alzato lo rivendica.
Fassino avvisa e dice basta.


Questo è il personaggio che un altro padrone (Carlo De Benedetti) ha proposto come candidato per la successione di Napolitano.

Ma le scuse ai lavoratori italiani, perlomeno ai pochi rimasti, per questi vergognosi giri di valzer, mai neh?

lunedì 5 maggio 2014



Ucraina: Quello che la "libera stampa" non dice
(http://www.secoursrouge.org/)


Les affrontements entre fascistes et nationalistes ukrainiens d’une part, militants pro-russes et anti-fascistes d’autre part, ont débouchés sur un massacre à Odessa. Les nationalistes ukrainiens ont mis le feu à la Maison des syndicats, où s’entassaient leurs opposants. 31 personnes sont mortes des suites d’une intoxication à l’oxyde de carbone ou en sautant par la fenêtre. Parmi lesquels des militants connus de la gauche révolutionnaire ukrainienne comme Andrew Brazhevsky, membre du mouvementBorotba.
Un ancien prisonnier politique, Alexandre Gerasimov, a été lui gravement brûlé. Alexandre Gerasimov était un des 12 militants de l’Union de la Jeunesse Communiste Léniniste arrêtés à Odessa en 2002, parmi lesquels quatre Russes, sept Ukrainiens et un Moldave, qui avait développé une organisation clandestine révolutionnaire dans cette région à grandes concentrations ouvrières multinationales, dont le but de fonder une République soviétique de la Mer Noire. Alexander Gerasimov était resté détenu plusieurs années en Ukraine

Alexandre Gerasimov


Aujourd’hui, la foule a pris d’assaut le siège de la police d’Odessa et libéré 67 personnes, antifascistes et/ou pro-Russes, détenus par la police ukrainienne.

giovedì 1 maggio 2014

Festa del lavoro

1 Maggio 2014, festa del lavoro


Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani, la sua testa e il suo cuore è un artista.
(Francesco d’Assisi)

Ottawa


Chi fa lavorare gli altri è un padrone.
Chi lavora contro i padroni è un rivoluzionario.
(Carlo Curti)