La polizia comincia con le provocazioni ancora prima dell’inizio
della manifestazione
Sono numerosi i segnali che giungono da più parti del Ticino di sistematici
controlli di polizia (alle stazioni, sulle strade e autostrade, addirittura sui
mezzi pubblici): a tutti viene chiesto – dopo un controllo di identità – se si
stanno recando a Lugano per partecipare alla manifestazione organizza contro lo
sgombero e la demolizione del centro sociale presso il Macello.
Si tratta, non vi sono dubbi, di una vera e propria provocazione, tesa a
creare – così come i comunicati rilasciati in mattinata – un clima di tensione,
con la speranza di esasperare gli animi ancor prima dell’inizio della
manifestazione e, non si sa mai, poter contare su reazioni che permettano poi
interventi repressivi.
Ricordiamo inoltre che, al di là della richiesta delle generalità, la
polizia non ha alcun diritto di chiedere dove si stia andando e a fare che
cosa: da questo punto di vista è tutta la mattina che questi posti di blocco e
di controllo agiscono al di fuori di ogni legalità.
Chiediamo quindi al governo cantonale di intervenire affinché questi
atteggiamenti provocatori smettano immediatamente e, va da sé, non continuino a
lato della manifestazione.
Comunicato MPS