"Non cercare il favore della moltitudine, raramente esso si ottiene con mezzi leciti e onesti.
Cerca piuttosto l'approvazione dei pochi, ma non contare le voci, soppesale".
Immanuel Kant, 1724-1804
"Non cercare il favore della moltitudine, raramente esso si ottiene con mezzi leciti e onesti.
Cerca piuttosto l'approvazione dei pochi, ma non contare le voci, soppesale".
Immanuel Kant, 1724-1804
http://www.militant-blog.org/?p=16121#more-16121
Da leggere anche le note dei lettori in fondo all'articolo
Non c'è niente di più interessato, di più sospetto, della generosità dei ricchi e potenti
Roberto Gervaso, 1937-2020
Anche l'Indonesia ci supera in volontà di lotta operaia. Siamo proprio un continente delle banane (Francia per il momento esclusa).
https://secoursrouge.org/indonesie-emeutes-massives-contre-des-lois-anti-ouvrieres/
Progetto
pensioni dei ministri: un’offesa alle cittadine e ai cittadini di questo
Cantone
Come sempre, le agenzie di
stampa, i giornali e i giornalisti, la radio e la televisione vengono a sapere
i contenuti e le conclusioni delle discussioni delle commissioni parlamentari
prima dei parlamentari stessi. Un’ulteriore prova di quanto sia ormai sceso in
basso l’ordine liberale che governo il mondo del capitale.
Dobbiamo così fidarci delle
notizie frammentarie, ma comunque indicative, apparse in rete (o attraverso le
solite dichiarazioni lottizzate dei presidenti di partito) circa il progetto di
nuova regolamentazione del sistema pensionistico per i Consiglieri di Stato. Un
sistema fatto di privilegi, in gran parte illegali, che i partiti di governo
hanno voluto in passato difendere a tutti i costi.
Un sistema che finora è stato
in piedi grazie alla benevolenza di “mister non luogo a procedere”, quel
Procuratore Generale che denuncia incompetenze e lentezze dei suoi subordinati
(buttandoli a mare dopo aver taciuto per lungo tempo) e, allo stesso tempo,
agisce con i tempi e la velocità della lumaca quando si tratta di confrontarsi
con il poter politico che lo sostiene.
Noi non abbiamo dimenticato
(e glielo faremo sapere con atti chiari) che egli da quasi due anni ha sul
proprio tavolo un esposto con tanto di perizia sui valori di riscatto pagati da
attuali e precedenti consiglieri di Stato per “comperare” anni di servizi
attraverso il versamento di contributi forfettari. Abbiamo dimostrato che tali
somme violano qualsiasi norma attuariale e che si tratta di privilegi
assolutamente inaccettabili e che, per di più, non hanno alcuna base legale. Si
tratta di una situazione che la nuova regolamentazione prevista con la riforma
annunciata non cancella (per gli attuali e i precedenti consiglieri di Stato
continua a valere l’attuale regime)
Ma torniamo alla soluzione
annunciata che dovrebbe risolvere il problema dei vitalizi sulla base di quanto
possiamo sapere e in attesa di leggere il messaggio.
Ci si dice che “Con la riforma prevista, i futuri consiglieri di Stato
guadagneranno come oggi circa 230'000 franchi netti”. Lo schema è chiaro: siccome i Consiglieri di Stato
dovranno pagare i contributi alla cassa pensione, il salario netto dovrebbe
diminuire della somma relativa ai contributi (attorno al 11.5%): si deve quindi
dedurre che il salario lordo dei consiglieri di Stato aumenterà di una somma
corrispondente a questa percentuale.
Ma non è finita qui,
l’amministrazione cantonale dovrà farsi carico del pagamento di un ulteriore
17.6% del salario quale contributo del datore di lavoro alla cassa pensione. In
totale il costo salariale di un consigliere di stato aumenterà annualmente di
ben 75'000 franchi. Come dire: l’attuale salario dei consiglieri di Stato di
fatto aumenterà di circa un terzo!
Una bellissima pensata dei
parlamentari e dei partiti che hanno sostenuto questa soluzione! Bisognerà
ricordarsene in occasione dei prossimi aumenti dei contributi di Cassa Malati,
o di premi assicurativi e previdenziali di vario genere (dal 2° pilastro
all’AVS): per evitare che il salario netto dei lavoratori e delle lavoratrici
(del pubblico e del privato) diminuisca, i datori di lavoro dovrebbero essere obbligati
ad aumentare i salari delle relative percentuali!
Mentre alle cittadine e ai
cittadini, a chi vive del proprio salario o della propria pensione si chiede di
tirare la cinghia, mentre si annunciano misure di risparmio e la necessità di
essere in futuro moderati e frugali, ecco che la massima autorità del paese
decide di aumentarsi uno stipendio già assai elevato.
Immaginiamo già che cosa ci si
dirà: che questo aumento vuole semplicemente compensare l’introduzione della
deduzione del premio della cassa pensione e che alla fine il salario netto sarà
lo stesso.
Ma un simile ragionamento dimostra
solo di non saper che cosa è una pensione o un premio pagato per una
prestazione pensionistica: altro non è che salario (differito poiché verrà
versato solo alla fine della carriera lavorativa), ma è pur sempre salario.
Perciò non solo i consiglieri di Stato manterranno il loro salario netto dopo
aver versato il loro premio di cassa pensione: ma riceveranno quale aumento
reale del loro salario la parte che il Cantone, come datore di lavoro, verserà
a sua volta (anche se questa parte di salario non figura come salario
disponibile, a fine mese).
Siamo quindi confrontati con un
doppio aumento salariale (complessivamente di circa il 30%): quello che
permetterà di mantenere intatto il salario netto e la parte versata dal Cantone
che confluirà nell’avere di vecchiaia di ogni Consigliere di Stato.
È poi prevista un’indennità
straordinaria per il Consigliere di Stato che dovesse lasciare l’esecutivo (per
ragioni diverse se abbiamo per compreso). Essa ammonterà nel caso di una
presenza di 12 anni in Governo al 270% del salario annuo, dunque 750'000
franchi a cui si deve aggiungere la prestazione di libero passaggio che di
fatto verrà incassata in contanti dal consigliere di stato partente. Somma pari
per 12 anni di presenza al 360% del salario per un ammontare di 1 milione di
franchi. Dunque un consigliere di stato dopo 12 anni potrà partire con
1'750'000 franchi di liquidazione. Una somma di fatto simile all’attuale
vitalizio. Cambiare tutto per non cambiare nulla!
Ci fermiamo qui perché, siamo
sicuri, che la lettura di dettaglio di questo bellissimo “compromesso” ci
riserverà altre sorprese.
Abbiamo combattuto negli scorsi
anni una battaglia contro i privilegi pensionistici, per di più illegali, dei
membri del governo (e anche i privilegi di funzione: ricordano tutti la vicenda
dei telefonini). Non staremo a guardare di fronte ad una soluzione che
mantiene, in altro modo, questi privilegi.
E questo proprio mentre la vita
quotidiana della stragrande maggioranza della popolazione tende a peggiorare,
mentre si annunciano, come detto, misure di austerità. Mentre, si annunciano, a
livello cantonale come a livello federale, proposte di peggioramento dei
sistemi pensionistici.
L’MPS si opporrà con tutti i mezzi
a questa soluzione; se necessario, e anche da solo, ricorrendo all’arma del
referendum.
Qualsiasi sia l'esito dello scrutinio di novembre il "compagno" Donald ha lavorato bene, per sé, per le lobby che lo sostengono e pure per chi lo avversa dentro e fuori il paese.