mercoledì 30 settembre 2015

Perù pacificato?

Quattro manifestanti uccisi e stato d'assedio in sei province

29 settembre 2015

Fonte:http://www.secoursrouge.org/

Le gouvernement péruvien a décrété aujourd’hui l’état d’urgence dans six provinces du sud-est du pays après la mort de quatre personnes dans une violente manifestation contre le plus important projet minier du Pérou, mené par un consortium chinois. L’état d’urgence est déclaré pour 30 jours dans les provinces de Cotabambas, Grau, Andahuaylas et Chincheros, dans la région d’Apurimac, et les provinces de Chumbivilcas et Espinar dans la région de Cusco. La police assurera le contrôle, avec le soutien de l’armée.
La mise en place de l’état d’urgence suspend notamment les droits de réunion et l’inviolabilité du domicile. Les affrontements ont débuté après une réunion des habitants de la zone qui refusent la construction d’une usine de traitement de minerai à Las Bambas, principal site minier du Pérou, qui extrait du cuivre. Ils estiment que cette usine va polluer leur eau et leurs cultures. Selon les autorités, quatre manifestants sont décédés dans ces protestations et une quinzaine de personnes ont été blessées. Le site de Las Bambas se trouve dans l’Apurimac, à quelque 70 km au sud-ouest de Cusco et à plus de 4.000 mètres d’altitude. Il appartient au consortium chinois MMG, qui a acheté en avril 2014 les actifs de Glencore Xtrata pour près de 6 milliards de dollars. La construction du site a été autorisée par le gouvernement en 2010 et il devrait être opérationnel début 2016.

Manifestants à Las Bambas

Manifestanti a Las Bambas(Apurimac)


lunedì 28 settembre 2015

Emergenza climatica:Realtà o bufala?

cambiamento-climatico

Ticinolive (portale di discussione della destra liberale luganese,ndr.) è lieto di ospitare questo articolo della gentile candidata Verde. Ma sarebbe altrettanto lieto, per ragioni di equilibrio, di ospitare un altro articolo – ben motivato, tosto, logico e stringente – dal titolo: “Quella enorme bufala dell’emergenza climatica”. La direzione sarebbe anche a disposta a premiare il contributo (oppure: il migliore, se fossero più d’uno) con un invito a cena alla Locanda del Boschetto (specialità di pesce).
* * * * *
Barella 2Esiste a livello planetario un’emergenza prioritaria che passa troppo spesso in secondo piano nella discussione politica, ovvero l’emergenza climatica. Secondo dati certi riassunti dalla Banca mondiale già nel 2012, un riscaldamento di 4 gradi Celsius è “incompatibile con ogni ragionevole descrizione di una comunità globale organizzata, equa e civilizzata”…e questo a fronte dell’evidenza che ormai l’obiettivo di un contenimento di due gradi del surriscaldamento climatico pare ormai a livello mondiale un’utopia. “E’ triste che la natura parla e il genere umano non l’ascolta” scriveva già nel 1840 Victor Hugo…
Ora, la situazione si è fatta non più locale, ma globale, e la Svizzera ha l’opportunità di giocare un ruolo nel conseguimento di una politica responsabile verso il Pianeta, e dunque verso il genere umano, attraverso l’esempio di una seria politica energetica e una strategia politica impiantata all’abbandono definitivo di quel sistema distruttivo che chiamiamo capitalismo liberista che ci sta portando verso il disastro ambientale. Gli errori fatti non si possono cancellare, ma dobbiamo aprire le menti verso un movimento climatico di lotta al libero scambio e di produzione locale. Molte persone ormai, in tutta la Svizzera come nel resto del mondo, stanno tentando di cambiare la loro vita quotidiana in modo da tagliare i consumi.
Ma perché questa presa di coscienza possa sortire degli effetti significativi, non possiamo lasciare alle singole decisioni sugli stili di vita a quei cittadini coscienziosi che amano indossare abiti riciclati con creatività e andare a fare la spesa dai coltivatori diretti nei mercatini. Abbiamo bisogno di politiche esaustive che rendano facili e convenienti per tutti le scelte a basso profilo carbonico, in modo equo su tutte le fasce di popolazione. In termini concreti: trasporti pubblici a basso costo, alloggi a prezzi contenuti ad alta efficienza energetica costruiti lungo linee di transito, con possibilità di co-housing (vita comunitaria, anziani e giovani insieme,…) in quartieri ecologici, con verde pubblico e negozi di quartiere. Piste ciclabili su cui non si debba rischiare la vita per recarsi al lavoro. Una gestione del territorio che scoraggi l’espansione incontrollata e sostenga le forme di agricoltura locali a ridotto consumo energetico. Piani urbanistici che raggruppino i servizi essenziali come scuole e ospedali lungo le vie di transito e con una preferenza ai pedoni. Programmi che richiedano alle aziende di farsi carico dello smaltimento dei loro prodotti elettronici, e di ridurre le ridondanze di componenti e il fenomeno dell’obsolescenza programmata.
Una rivoluzione ci salverà, e i cambiamenti che siamo chiamati a mettere in campo non sono catastrofici, bensì entusiasmanti.
Claudia Crivelli Barella, candidata per i Verdi al Consiglio Nazionale


Considerazioni in merito:

Quando agli avversari politici si dà del "gentile" significa che non sono poi tanto "avversari" e lasciamo perdere, con o senza per favore, la galanteria dovuta al "sesso debole".
Una dritta per ringalluzzire il pianeta malato ce l'ho e ve la do' gratis (al Boschetto a mangiare pesce inquinato e inquinante andateci voi) e certamente non piacerà nemmeno alla "barella verde". Cominciamo a neutralizzare i padroni dell'industria, della finanza e della politica liberista(frazione "illuminata" compresa), annulliamo la produzione del superfluo che va utilizzato(non gettato!) là dove c'è bisogno, diamo la possibilità a tutti di lavorare in modo da lavorare tutti di meno e con salari decenti. Utilizziamo i fantastiliardi dei paperoni globali per il globo, il suo risanamento e per una vita che non si riduca al giretto perpetuo "casa-lavoro-bar-partita-letto". Mi si dirà che da noi non si sta poi tanto male e che i bubboni sono altrove. Sbagliato:qui non si sta male perché abbiamo contribuito "democraticamente" a corteggiare chi saccheggiava tutto ciò che aveva attorno ed ora gestiamo con professionismo i ricavi di quel saccheggio.Verranno quindi tempi peggiori, molto peggiori. Eh si,cari, siamo un popolo di mercenari, doppiogiochisti e anche di quaquaraquà, con chiazze di progressisti col cuore in mano, chiappe al caldo e robusti conti (fondi e azioni) in banca. Insomma,per non farla tanto lunga, ripartiamo da Robespierre e vi garantisco che non sarà necessario arrivare a Saloth Sar (Pol Pot).

giovedì 24 settembre 2015

Svizzera:Un democristiano in campagna elettorale



Lombardi "striglia" la truppa PPD: "Vogliamo combattere, vogliamo resistere, vogliamo esistere!"


Ma, scusate, non avevate già le chiavi del Paradiso?
Non  bastano più?
Non ditemi che vi siete accorti che il paradiso è in terra!

Francesco-Barack

Barry, io te l'ho detto ma, se vuoi, puoi fare quello che vuoi.

Redazione di operai contro, Francesco è arrivato negli USA. Gli USA ospitano la più grande comunità di preti pedofili del mondo Francesco a detto ad Obama: “Auspico  che tutti gli […]

Grazie Francis, a buon rendere!

domenica 20 settembre 2015

Il terrorismo nei mari

L'industria ittica continua a saccheggiare i mari del pianeta.
Nel mondo quasi la metà degli animali acquatici catturati dall'uomo è vittima di pesca accidentale.
Ogni anno muoiono accidentalmente:
300.000  balene e delfini
250.000 tartarughe marine
100 milioni di squali
Pesca illegale e pesca eccessiva sono alla base di questo sterminio.
Oggi,secondo il WWF,solo il 3% dei mari è tutelato dai corsari del 21° secolo.



Fermiamo questa speciale forma di"criminalità legalizzata"boicottando con ogni mezzo le aziende coinvolte e incentivando il consumo sostenibile del pescato.

Il pesce è prezioso per la salute (uomo/pianeta) solo se resta vivo e vegeto in acqua a riprodursi naturalmente.

sabato 19 settembre 2015

Last news from Siria

Gli Stati Uniti hanno speso 500 milioni di dollari per addestrare e armare solo cinque miliziani siriani per combattere lo Stato Islamico. Ad ammettere il fallimento del progetto, che prevedeva l’addestramento di15mila combattenti in tre anni, è stato il generale Lloyd J. Austin, comandante del Centcom, il comando militare americano che sovrintende alle operazioni in Siria e Iraq, di fronte alla Commissione Forze armate del Senato. I soldi spesi dal Pentagono erano serviti a formare circa sessanta miliziani, ridotti attualmente ad un pugno di uomini ancora impegnati sul terreno, a causa del rapimento della quasi totalità di loro da parte dell’Isis.
La grande coalizione di Obama è servita solo a fare stragi di civili siriani
Fonte:http://www.operaicontro.it/
Redazione di operai Contro, Gli Stati Uniti hanno speso 500 milioni di dollari per addestrare e armare solo cinque miliziani siriani per combattere lo Stato Islamico. Ad ammettere il fallimento del […]

domenica 13 settembre 2015

CH-Ticino:Le pensate (e i rifiuti) della Migros

La Cooperativa Migros Ticino, azienda leader nel commercio al dettaglio, ha lanciato in questi giorni la campagna "Suissemania". Ogni 20.= fr. di spesa il consumatore riceve una bustina con figurine e un modellino fra le 50 attrazioni(luoghi ed edifici) nazionali.
Bene:Ecco un esempio di cosa viene rifilato ai clienti.
Cascate del Reno nel Canton Sciaffusa:

Modellino in pura plastica molle (tanto per rispettare l'ambiente!)che mette a dura prova la memoria di quelli che ci sono stati e toglie la voglia di andarci a chi non le ha ancora viste.
Gli altri 49 modellini riflettono la stessa grossolanità di quello presentato ma quel che conta è che,sicuramente, porteranno nelle casse dell'azienda un sacco di bigliettoni.
Consigli per gli acquisti:Se la fantasia dei manager e degli addetti al marketing partorisce certe schifezze delle due l'una: o la Migros è alla canna del gas (molto improbabile!) oppure si punta tutto sul concetto che l'utenza "beve e acquista" qualsiasi cosa venga reclamizzata (molto probabile,ahimè!).
Il fatto rilancia poi il discorso su quanto e come si produce, sulla tutela dell'ambiente in questo tormentato pianeta. Quintali di plastica scadente per prodotti mediocri che daranno ulteriore lavoro agli inceneritori sparsi nel paese.
Sui rifiuti,questa volta alimentari,la Migros Ticino non ha certo la mano leggera.
Dalle 10 alle 15 tonnellate di merce invenduta andati al macero nei mesi trascorsi del 2015.
I prezzi al consumo però aumentano e si dà la colpa al franco forte e alla concorrenza "frontaliera".
Ripetiamolo per l'ennesima volta: La chiave sta sempre nel profitto e nella sua teoria universale che dice: Se oggi guadagno meno di quanto ho fatto l'anno scorso, sono in perdita!
Una scemenza che ci seppellirà. Tutti!
Quindi consumiamo meno e pensiamoci bene prima di fare un nuovo acquisto, qualunque esso sia.

mercoledì 9 settembre 2015

L'altra Svizzera

Bienne: Cantone di Berna,8 settembre 2015

Le squat "La Villa", occupée par le collectif Katapult
Le squat "La Villa", occupée par le collectif Katapult

Un cortège de soutien à vélos a débuté à Bienne en faveur de l’occupation de la Villa, un bel immeuble inoccupé depuis cinq ans. Le squat dure depuis deux mois, mais le propriétaire a obtenu un avis d’expulsion. Les manifestants ont suspendu des banderoles. Les deux policiers ne sont pas parvenus à décrocher la banderole hostile à l’architecte propriétaire de l’immeuble et qui proclame « Maison vide, poches pleines » : ils ont fait appel à un camion de pompiers. Le défilé s’est terminé chez le propriétaire. Depuis mardi à midi, les occupants s’attendent à une intervention policière. Le collectif Katapult n’est pas disposé à libérer un immeuble digne de protection, mais voué à la démolition par manque d’entretien.

Fonte:http://www.secoursrouge.org/


Immobili vuoti, degni di protezione, ma destinati alla demolizione per motivi puramente speculativi, ce ne sono in tutte le città.
L'occupazione torna all'ordine del giorno.

sabato 5 settembre 2015

Confederatio Felix. Per chi?

Ecco il cantone e lo stato che tutti ci invidiano 


con appartamenti da 3.5 locali a 1 milione di franchi, forse il termine "prezzi accessibili" dovrebbe essere rivisto, oppure rimodellato con "costruiamo e vendiamo per voi dal portafoglio ben guarnito".

Certo, la pubblicità ognuno la fa come vuole ma un po' di sano realismo(almeno in questi tempi) dovrebbe imporsi, o no?

Comunque contenti voi...

venerdì 4 settembre 2015

India:Il gigante è una tigre di carta

La locomotiva dei BRIC ha il mal di pancia e rallenta?
Bene, approfittiamone per togliere binari e traversine, per la salute del pianeta!


150 millions de travailleurs étaient en grève mercredi en Inde pour protester contre les réformes économiques du gouvernement de Narendra Modi. Le gouvernement affirme vouloir simplifier la législation en matière sociale, qui dépend d’une myriade de lois remontant parfois à l’ère coloniale britannique, et veut un seul code du travail unique pour l’industrie. Mais il liquide les lois protégeant les travailleurs et l’activité syndicale, règlementant les licenciements et les fermetures d’usine. Cette grève, la plus importante depuis deux ans, touche en particulier les banques publiques, le secteur minier, manufacturier et les transports.
Il y a eu quelques heurts entre police et manifestants dans l’Etat du Bengale occidental (est), où les syndicats ont une forte assise. La police a ainsi chargé à coups de bâton des manifestants dans la capitale de l’Etat, Calcutta, et délogé des femmes grévistes qui faisaient un sit-in tandis que certains manifestants lançaient des pierres et endommageaient des voitures. Banques, magasins et entreprises étaient pour l’essentiel fermés dans cette ville, les usagers des transports se retrouvant coincés à la principale gare où des manifestants bloquaient des trains de banlieue. A New Delhi, de longues files d’attente se sont formées aux arrêts de bus et les voyageurs se retrouvaient bloqués à l’aéroport en raison de la grève de taxis et rickshaws. Certains de ces chauffeurs de taxi et rickshaws ont dû cesser le travail sous la contrainte de grévistes.

Les grévistes brôle l'effigie du premier ministre, le 2 septembreLes grévistes brulent l’effigie du premier ministre, le 2 septembre
Fonte:http://www.secoursrouge.org/

martedì 1 settembre 2015

Svizzera:I silenzi della democrazia

Attaccato il consolato turco a Zurigo

Fonte:http://www.secoursrouge.org/

Dans la nuit du 25 au 26 août, une voiture garée dans le parking de l’ambassade du consulat général turc a été visée par un engin explosif. Cette attaque a été revendiquée en réponse à "l’attaque massive de l’état turc ces dernières semaines contre les forces progressistes de la région, avec le soutien des USA, de l’OTAN et du clan Barzani en Irak et en solidarité avec la lutte pour un Rojava libre et la lutte du mouvement révolutionnaire en Turquie".

Consulat turc à Zürich.

Cose turche, profilo basso elvetico e sentiti ringraziamenti da parte di Erdogan.
Insomma non è successo niente!