domenica 28 giugno 2015

Le armi spuntate del primo mondo con l'ISIS



Il redattore responsabile del settimanale che ogni venerdì viene allegato ai due maggiori quotidiani della Svizzera italiana, si interroga su come arrestare "l'onda del terrore" dell'ISIS che sta coinvolgendo sempre più l'Europa ricca,spendacciona e gregaria degli istituti finanziari globali.
Ne propone sinteticamente tre:
-Autonomia energetica
-Rottura con le corrotte élite arabe
-Sostegno incondizionato ai fronti moderati e laici di quei paesi.
Bene. Vediamo perché scrive per scrivere e basta.
Le prime due si annullano a vicenda in quanto sono collegate e dipendenti fra loro: I governi arabi saranno corrotti ma non stupidi; sanno che fino a quando nel primo mondo dominerà il capitale finanziario essi saranno gli interlocutori privilegiati per l'utilizzo (e i ricavi) delle risorse energetiche. Le carneficine democratiche in Afganistan,Iraq,Libia,Siria non hanno proprio insegnato nulla?
La terza poi è quasi una barzelletta: I cosiddetti fronti moderati e laici di quei paesi stanno tutti in un monolocale di 30mq. e il loro peso specifico è meno di zero.
Allora?
Beh, caro redattore, si rassegni a trovarsi l'ISIS in casa e, prima di rifugiarsi in cantina con l' equipaggiamento minimo per la quarantena, mandi (se fa in tempo) una mail di "vibrata protesta" ai signorini che, anche con il suo voto, ha contribuito a far  eleggere e governare.
Buona permanenza al "fresco".



martedì 23 giugno 2015

Internet:Facebook può identificare i volti in parte mascherati

Facebook est capable d’identifier n’importe qui sur des photos. Néanmoins, il restait une faille logique : l’algorithme se montrait incapable de reconnaître quelqu’un si son visage était en partie masqué… jusqu’à aujourd’hui. Facebook AI Research a en effet réussi à créer un algorithme qui permet au réseau de reconnaître quelqu’un si son visage est en partie masqué. Comment ? En analysant les parties visibles du visage, les vêtements, le style, le corps, la coiffure, etc. Ce nouvel algorithme jouit d’un taux de réussite de 83 %. Bien entendu, il est encore en phase de test et pourrait faire ses premiers pas avec l’application Moments. En Europe, la reconnaissance faciale automatique est interdite (ce qui n’empêche pas, bien entendu, son utilisation par la police), mais, aux Etats-Unis, Facebook pourrait l’utiliser très bientôt.

Fonte:http://www.secoursrouge.org/

Da subito tutti così alle manifestazioni:





lunedì 22 giugno 2015

Gli operai in India e quelli in Europa

Fonte:http://www.secoursrouge.org/


Au moins une douzaine de véhicules ont été endommagés et trois incendiés par des ouvriers d’une usine textile à Gurgaon, dans l’état de l’Haryana. Les ouvriers se sont révoltés lorsqu’ils ont appris la mort d’un de leur collègue ce samedi matin. Selon la police, l’homme en question se serait électrocuté à l’usine Orient Craft le vendredi et serait décédé à l’hôpital le lendemain matin. Les ouvriers ont été rapidement encerclés et maitrisés par un vaste déploiement policiers. Par ces actes, ils entendaient dénoncer les conditions de sécurité exécrables dans lesquelles ils travaillent ainsi qu’une augmentation de leur salaire.
Un incident similaire avait déjà eu lieu à Gurgaon, mais dans une autre usine, au mois de février dernier. Alors, les ouvriers s’en étaient également pris aux véhicules et au matériel de l’usine après avoir appris la mort d’un de leur collègue battu à mort par des gardes de la sécurité après être arrivé en retard pour pointer.

Emeutes ouvrières à Gurgaon

Svizzera: Primo mondo, paese "felice"per ricchi e poveri.

Quando un operaio muore sul lavoro, trafilettino sui giornali, impegno sindacale(sempre disatteso)per maggiori condizioni di sicurezza e stop. Funerali e avanti il prossimo.

E lo chiamano primo mondo!

giovedì 18 giugno 2015

A proposito di NON violenza



Allarme! La non violenza sta per travolgerci, bella, affascinante, piena di lusinghe, un muro mentale su cui si erge il mito del pacifismo, che si nutre di perbenismo e cristianesimo un po' alla buona, un modo semplice per sentirsi non colpevoli; la negazione anteposta consente di rendere vago il significato di colpevole. La non violenza sarà il mezzo più potente per applicare il controllo di massa più efficace che la mente umana abbia conosciuto.

 Renzo Coletti

martedì 16 giugno 2015

Fuoco e vento



Cerca dunque sempre il fuoco nella tua vita, attendi il vento, perché senza fuoco e senza vento i nostri giorni non sono molto diversi da una mediocre prigionia

Susanna Tamaro, scrittrice

sabato 13 giugno 2015

India:Ammazzane 11 per colpirne 1

Undici civili su dodici abbattuti dai corpi speciali di sicurezza. Bravi, proprio bravi!

Dans la nuit de mardi à mercredi, les forces de sécurité ont tiré sur un groupe de personnes dont elles avaient reçu l’information qu’il s’agissait de guérilleros maoïstes (notre article). Il semblerait que seul une personne faisait partie du parti. Depuis mardi, des questions se sont élevées quant à savoir s’il s’agissait d’un réel combat, et si les hommes étaient des guérilleros. Des rapports suggèrent même que cinq des personnes assassinées n’avaient pas 18 ans. Seul sept des douze corps ont été identifiés jusqu’à présent. Il s’est avéré que l’un d’entre eux appartient à un commandant haut placé maoïste, mais que les six autres étaient totalement inconnus de la justice. La famille du commandant en question a déclaré que tous les autres étaient des membres de la famille, mais aucunement lié aux activités de la guérilla maoïste.
Dans un courrier envoyé à un quotidien local de Ranchi, le porte-parole du CPI(Maoist) a déclaré que le combat prétendu était factice. De son côté, un officier retraité a déclaré que la théorie de la police manquait de contenu ’Comment douze personnes voyageant dans un seul SUV avec autant d’armes ? Comment un des deux SUV a-t-il peut échapper à l’attaque si puissante tandis que les douze occupants de l’autre ont été abattus ? Tous les douze ont été tués alors qu’il n’y a eu aucun blessé parmi les membres des forces de sécurité. Dans le cas d’un combat réel avec des soldats, les maoïstes auraient au moins blessés quelques soldats. Au milieu de la nuit, il ne peut pas être si simple de tuer douze personnes’.

Fonte:http://www.secoursrouge.org/

Personnes abattues par les forces de sécurité

venerdì 12 giugno 2015

Mercenari

Fonte:http://www.operaicontro.it

Redazione di operai Contro,
ufficialmente gli USA in Iraq hanno 3000 consiglieri militari.
Gli USA, i Britannici, i Fracesi, gli Arabi sauditi, I giordani, sono i responsabili dei bombardamenti in Iraq e Siria.
Gli USA, i Britannici, i Fracesi, gli Arabi sauditi, I giordani e il dittatore Assad sono i responsabili delle stragi di civili
I curdi dell’Ypg sono stati ingaggiati ufficialmente come mercenari al servizio degli USA.
Ma gli USA non sono tranquilli centinaia di soldati USA, Canadesi, Inglesi, sono stati mandati come mercenari tra le fila dei Curdi dell’Ypg.
Bande di mercenari al al servizio degli USA sono presenti in Iraq e Siria.
Ogni tanto la stampa riporta la notizia che alcuni di loro sono stati uccisi
Un lettore



Gli altri volontari
Il più famoso è sicuramente Jordan Matson: veterano (ha servito nella decima divisione della fanteria americana per un anno) e originario del Wisconsin, 28 anni, è arrivato in Siria a ottobre 2014. Intervistato da emittenti da tutto il mondo, Matson è diventato uno dei volti pubblici della guerra contro Is. Ha combattuto a Sinjar e in altre aree sul confine con l’Iraq. «Non me ne andrò finché i Daesh (acronimo arabo per i militanti dello Stato Islamico) non saranno sconfitti», ha spiegato a novembre nella base di Derik, in Siria. Insieme a Matson c’era anche Joshua Bell, anche lui ex marine, che al momento ha deciso di prendersi una pausa dal fronte. Ha fatto molto discutere il caso di Michael Enright, attore inglese, che ha lasciato Hollywood per andare a combattere in Siria. Enright ha spiegato di aver deciso di arruolarsi dopo aver visto l’esecuzione del pilota giordano. Nelle ultime settimane ha fatto diversi appelli per aiutare i curdi nella guerra contro i jihadisti. Poi ci sarebbero almeno due spagnoli, alcuni canadesi , francesi, russi e olandesi. Un altro italiano, oltre a Franceschi, si sarebbe arruolato poco meno di due settimane fa. Ma ancora non ci sono conferme ufficiali.
Le donne
Le milizie curde hanno unità di sole donne, Ypj che sono almeno il 40 per cento del totale. Tra loro c’è anche Tiger, una donna canadese di 46 anni, che preferisce non usare il suo vero nome per “motivi di sicurezza”. Spiega di essersi arruolata “per combattere i Daesh”. Dovrebbe essere nella zona di Tal Hamis, a sud ovest della Siria, dove i curdi hanno aperto un fronte per avvicinarsi a Raqqa, la capitale dello Stato Islamico. Anche lei vuole rimanere finché la guerra non sarà terminata. “Credo ci vorrà un bel tempo”, ha spiegato tramite Facebook.


mercoledì 10 giugno 2015

L'Europa dei lavoratori o quella dei padroni

Per chi suona la campana di Alexis Tsipras

Fonte:www.sbilanciamoci.info. 
08/06/2015
Il 25 gennaio scorso, il popolo greco ha preso una decisione coraggiosa. Ha osato sfidare la strada a senso unico dell’austerità del Memorandum d’intesa per cercare un nuovo accordo. Un nuovo accordo che consentisse la permanenza del Paese nell’Euro, con un programma economico efficiente, senza gli errori del passato.
Per questi errori il popolo greco ha pagato un prezzo alto: negli ultimi cinque anni il tasso di disoccupazione è salito al 28% (per i giovani 60%), il reddito medio è diminuito del 40%, mentre secondo i dati Eurostat la Grecia è diventata il paese europeo con il più alto indice di disuguaglianza sociale. (…) Molti, tuttavia, sostengono che il governo greco non sta cooperando per raggiungere un accordo, perché si presenta ai negoziati intransigente e senza proposte.
È davvero così?
Poiché questi sono tempi critici, forse storici – non solo per il futuro della Grecia, ma anche per il futuro dell’Europa – vorrei cogliere questa occasione per presentare la verità e informare responsabilmente l’opinione pubblica mondiale sulle reali intenzioni e posizioni della Grecia.
Il governo greco, sulla base della decisione dell’Eurogruppo del 20 febbraio, ha presentato un ampio pacchetto di proposte di riforma, al fine di raggiungere un accordo che coniugasse il rispetto del mandato ricevuto dal popolo greco con il rispetto delle regole e delle decisioni che governano l’Eurozona.
Un punto chiave delle nostre proposte è l’impegno a ridurre – e quindi a rendere realizzabili – gli avanzi primari per il 2015 e il 2016, acconsentendo ad avanzi primari più elevati per gli anni successivi, poiché ci aspettiamo un aumento proporzionale dei tassi di crescita dell’economia greca.
Un aspetto altrettanto fondamentale delle nostre proposte è l’impegno ad aumentare le entrate pubbliche attraverso una redistribuzione dell’onere fiscale dalle classi medio-basse a quelle più alte che finora non hanno fatto la loro parte per contribuire a far fronte alla crisi, protette in questo sia dall’élite politica che dalla troika che hanno chiuso un occhio.
Fin dall’inizio, il nostro governo ha chiaramente dimostrato la propria intenzione e determinazione ad affrontare questi problemi approvando una legge specifica sulle frodi causate dalle triangolazioni e intensificando i controlli doganali e fiscali per ridurre il contrabbando e l’evasione fiscale.
Mentre, per la prima volta da anni, abbiamo fatto pagare ai proprietari dei media i loro debiti nei confronti del settore pubblico greco. (...)
Abbiamo presentato proposte concrete concernenti misure che si tradurranno in un ulteriore incremento delle entrate. Queste includono una tassa speciale sui profitti molto alti, una tassa sulle scommesse online, l’intensificazione dei controlli sui titolari di conti bancari con somme ingenti – evasori fiscali, misure per la raccolta degli arretrati del settore pubblico, una speciale tassa sul lusso e una gara di appalto per la radiodiffusione e altre licenze, che la troika aveva stranamente dimenticato negli ultimi cinque anni. (...)
Infine – e nonostante il nostro impegno verso i lavoratori di ripristinare immediatamente la legalità europea del mercato del lavoro, completamente smantellata nel corso degli ultimi cinque anni con il pretesto della competitività – abbiamo accettato di attuare le riforme del lavoro dopo una consultazione con l’ILO, che ha già espresso un parere positivo sulle proposte del governo greco.
Ciò detto, è ragionevole chiedersi perché i funzionari delle istituzioni insistano a dire che la Grecia non presenta proposte. (...)
Quindi, cerchiamo di essere chiari:
La mancanza di un accordo finora non è dovuta ad una presunta posizione greca intransigente, non incline ai compromessi e incomprensibile.
È invece dovuta all’insistenza di alcuni attori istituzionali nel presentare proposte assurde e mostrare una totale indifferenza verso la recente scelta democratica del popolo greco, nonostante la pubblica assicurazione delle tre Istituzioni sulla concessione della necessaria flessibilità al fine di rispettare il verdetto popolare.
Cosa determina questa insistenza?
Si potrebbe innanzitutto pensare che questa insistenza è dovuta al desiderio di alcuni di non ammettere i propri errori e, invece, di ribadire le loro scelte ignorandone fallimenti.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che alcuni anni fa il Fondo monetario internazionale ha ammesso pubblicamente di aver sbagliato i calcoli della profondità della recessione che sarebbe derivata dal memorandum. (...)
La mia conclusione, quindi, è che la questione Greca non riguardi solo la Grecia; piuttosto, è l’epicentro di un conflitto tra due strategie diametralmente opposte riguardanti il futuro dell’unificazione europea.
La prima strategia si propone di approfondire l’unificazione europea nel contesto di uguaglianza e solidarietà tra i popoli e i cittadini. (...)
La seconda strategia si propone proprio questo: la spaccatura e la divisione della zona euro, e quindi della UE.
Il primo passo per la realizzazione di questo obiettivo consiste nel creare una zona euro a due velocità, dove il “cuore” fisserà regole severe in tema di austerità e di adattamento e nominerà un “super” ministro delle Finanze dell’Eurozona con potere illimitato e persino la facoltà di rifiutare bilanci di Stati sovrani che non siano allineati con il neoliberismo estremo.
Per quei paesi che rifiutano di piegarsi alla nuova autorità, la soluzione sarà semplice: una punizione severa. Austerità obbligatoria. E, peggio ancora, più restrizioni ai movimenti di capitali, sanzioni disciplinari, multe e persino una moneta parallela.
A giudicare da quanto sta accadendo, sembra che questo nuovo potere europeo sia in costruzione, con la Grecia come prima vittima. (...)
L’Europa è, dunque, a un bivio. A seguito delle serie concessioni fatte dal governo greco, la decisione non è ora nelle mani delle istituzioni, che in ogni caso – con l’eccezione della Commissione europea – non sono elette e non sono responsabili verso il popolo, ma piuttosto nelle mani dei leader europei.
Quale strategia prevarrà? Quella che vuole un’Europa della solidarietà, dell’uguaglianza e della democrazia, o quella che vuole rottura e divisione?
Tuttavia, se alcuni pensano o vogliono credere che tale decisione riguardi solo la Grecia, commettono un grave errore. Vorrei suggerire loro di rileggere il capolavoro di Hemingway “Per chi suona la campana”

martedì 9 giugno 2015

Istanbul:Freddato colonnello delle forze speciali turche

Fonte:
http://www.secoursrouge.org/

Fehmi Altınbilek, un ancien colonel des forces spéciales turques, qui se cachait sous le pseudonyme de Çetin Oğuz, a été tué par balle aujourd’hui à Istanbul. Il était un des responsables du massacre de Kızıldere, l’opération militaire qui a abouti à la mort du célèbre révolutionnaire Mahir Çayan et de neuf autre membres du THKP-C (ancètre duDHKP-C), le 27 mars 1972, ainsi que de l’opération qui a conduit à l’arrestation d’Ibrahim Kaypakkaya, fondateur du TKP(ML), dirigeant du TIKKO, qui décèdera sous la torture peu après son arrestation. Il était un des militaires les plus recherché par les guérillas révolutionnaires de Turquie, ce qui explique pourquoi il vivait sous un faux nom. Deux hommes ont mitraillé Fehmi Altınbilek et son épouse (qui a été blessée). L’ancien militaire a été transféré dans un hôpital privé de Fehmi Altınbilek où il est mort de ses blessures.

Le colonel Fehmi Altınbilek et le théâtre de son exécution

Les Forces du Guérilla Populaires (Partizan Halk Güçleri) du Parti Communiste Maoïste (MKP) ont revendiqué l’action contre Fehmi Altınbilek.



Si può leggere il comunicato sul link: https://nouvelleturquie.wordpress.com/2015/06/08/mkp-a-pris-des-mesures-pour-punir-fehmi-altinbilek/


lunedì 8 giugno 2015

Memoria resistente

8 giugno 1979: ciclo di lotte alla Fiat Mirafiori

Dall'otto giugno 1979 per alcuni giorni si verificano a Mirafiori una serie di scioperi e cortei operai che riportano in fabbrica i lavoratori licenziati per le lotte esplose da inizio anno e articolatesi per tutto il periodo primaverile. Un vero e proprio ciclo di lotte autonome quello del 1979 dove la vertenza contrattuale apre le porte ad un conflitto che fuoriesce completamente dalla gestione sindacale...




...che, come al solito,si adopera per riportare tutto alla tranquilla normalità padronale

Elezioni(?) in Messico

Fonte:http://www.secoursrouge.org/

Le Mexique déploie 40.000 militaires et policiers fédéraux dans plusieurs Etats du Sud du pays à la veille des élections législatives et locales. Hier, des manifestations anti-gouvernementales ont tourné à l’affrontement dans l’Etat d’Oaxaca. Les protestataires ont pris pour cible les forces de l’ordre, leur jetant des pavés, et ont capturé deux policiers. Parmi eux, des enseignants radicaux qui luttent contre la réforme de l‘éducation. Ils ont envahi des bureaux de vote, brûlés des milliers de bulletins, incendié un centre de distribution d’essence, provoquant une pénurie dans la région, et ils appellent au boycott des élections. Dans l’Etat du Guerrero, c’est la disparition et la mort présumée de 43 élèves professeurs qui a mobilisé les parents, proches et enseignants. Ils ne veulent pas non plus des élections législatives et locales de mi-mandat.
Dans la ville de Oaxaca, le syndicat des instituteurs CNTE a brûlé 13.000 bulletins de vote et les urnes devant un bureau de l’Institut National Electoral (INE). Dans plusieurs villages des alentours de Oaxaca, il s’est passé la même chose. Dans plusieurs endroits, en plus des barrages routiers, des raffineries de pétrole ont également été bloquées. Le 5 juin, 3000 militaires ont pris possession de la ville, récupérant immédiatement 7 des 11 sièges de l’INE occupés ou bloqués, appuyés par des hélicoptères et des drones.
Dans le Guerrero, des membres du Movimiento Popular Guerrerense, qui occupe depuis plusieurs mois la mairie suite à la disparition de 43 étudiants, ont dérobé 116.000 bulletins de vote dans un bureau de l’INE et les ont incendiés dans le centre-ville de Tlapa. Dans la ville de Xalapa, une trentaine de manifestants masqués ont attaqué au cocktail molotov un siège de l’INE. A Córdoba et Orizaba, les bureaux électoraux sont occupés par les instituteurs. A Chilpancingo, le péage de l’autoroute a été occupé, et un véhicule transportant du matériel électoral a été intercepté, renversé et incendié. Des anarchistes ont revendiqué trois attaques explosives dans la ville de Puebla contre le Secrétariat à l’Economie, contre l’INE et contre la gare routière située près l’Université Technologique, et une contre les bureaux du Secrétariat du Développement Agricole, Territorial et Urbain à Mexico.

incendie d'un siège de l'INE à Tehuantepec (Oaxaca)


Incendio di una sede dell’INE a Tehuantepec (Oaxaca)

domenica 7 giugno 2015

Costa d'Avorio: come si lotta!

Due manifestanti uccisi nella resistenza a delle espropriazioni immobiliari.

Fonte:http://www.secoursrouge.org/

Jeudi 4 juin, à Man, dans l’ouest de la Côte d’Ivoire, des affrontements violents ont éclaté alors que la police était en train d’expulser plusieurs logements et petits commerces près de la gare de Facobly. Un opérateur économique aurait en effet acquis un terrain pour y construire de nouveaux magasins. Les occupants en question ne se sont pas laissé faire. Des barricades ont été érigées. Des véhicules et des magasins ont été incendiés, ainsi que la gare de la compagnie Mindeba Transport. Une partie des émeutiers auraient également exprimé des revendications telles que le non paiement des factures d’électricité et la réinsertion sociale. Lors des affrontements avec les gendarmes, ces derniers ont tué par balle au moins deux émeutiers et blessé gravement une autre personne.


émeute à Man (Côte d'Ivoire)

giovedì 4 giugno 2015

I grandi innominabili

Nel lontanissimo 1953, moriva uno che la storia ufficiale (dei padroni e dei sinistri quaquaraquà) ha sempre definito eccellente "cattivo". Nel suo paese, prima imploso e poi svenduto agli affaristi di ogni latitudine, un recente sondaggio lo pone ancora sul  podio più alto fra i personaggi che lì hanno vissuto e operato. Questo per dire cosa? Che nel nostro stupendo pianeta non esistono "buoni e cattivi" ma semplicemente uomini che, a seconda delle contingenze storiche, si impegnano a difendere categorie sociali o interessi personali. Questi ultimi lasciano ricchezze inimmaginabili ai loro eredi, gli altri un cappotto, due paia di stivali e un guardaroba personale ridotto al minimo necessario che un qualsiasi utente di "associazioni umanitarie" non degnerebbe della minima attenzione.





Il nostro personaggio nel 1902, a 24 anni