giovedì 29 settembre 2016

USI-Lugano: Parità di trattamento ?

I fatti in breve:

Nell'ultimo anno di bachelor della facoltà di "scienze della comunicazione", la direzione dell'ateneo ha modificato il corso della materia "metodi qualitativi della comunicazione" strutturandolo completamente in lingua inglese.
Il livello di conoscenza richiesto all'interno del bachelor è B2 mentre per il biennio successivo del master è C1.
Il fatto ha portato gran parte degli studenti iscritti al corso a redigere un comunicato  per chiedere che venisse loro concessa ANCHE la possibilità di avere un compendio in italiano delle lezioni, per i seguenti motivi:
-trattamento paritetico nei confronti di coloro che fino a giugno avevano potuto svolgere le lezioni solo in italiano
- palese difficoltà di seguire i docenti con il livello di nozioni richiesto dal regolamento( B2)
- materia di apprendimento complessa e astratta già in italiano
- esperienze precedenti non proprio positive, in altre materie, di forzare il livello di conoscenza dell'inglese (C1) nel triennio bachelor (B2), sono state avvalorate anche da docenti di lingua inglese

Dopo colloqui con il delegato per i rapporti con gli studenti e i docenti del corso, la situazione rimane praticamente invariata. Non si intravvedono concrete possibilità di cambiamento.

Il decanato ha ignorato ripetute richieste di "essere sentiti" fatte da una portavoce dei firmatari, concedendo l'udienza a due studentesse che hanno livelli superiori di inglese, di cui una neppure firmatario del documento

Alcune considerazioni:

La scuola, anche quella di livello universitario, dovrebbe consentire pari opportunità di apprendimento a tutti gli studenti iscritti.

Modifiche e cambiamenti sono da introdurre gradualmente e alla fine dei rispettivi cicli (bachelor, master).

Un corso che nasce con l'irrequietezza di buona parte degli studenti, sarà un corso dove l'apprendimento  razionale delle nozioni diventa un optional riservato a coloro che hanno già livelli superiori di inglese.

Da tempo  è noto ai più che la scuola in generale è legata al mercato, ciò tuttavia non significa che essa debba essere equiparata alla fabbrica, dove chi non risponde alle sollecitazioni della dirigenza viene "diplomaticamente" messo alla porta.

Infine il metodo di "sentire chi più ci aggrada" è pericolosamente in linea con certe democrazie bananiere che si reggono ancora in piedi solo per l'aiuto del potente di turno.

Ecco il comunicato degli studenti:


lunedì 26 settembre 2016

La mia generazione (film 1996, Italia).

http://www.militant-blog.org/?p=13644#more-13644

Da vedere e rivedere, la sera, al posto delle tante storielle di regime.




giovedì 15 settembre 2016

Svizzera: Votazione 25.9.2016 sul controllo delle persone sospette di terrorismo

Come medico dispongo di informazioni riservate riguardo i miei pazienti – dettagli che non devono trapelare. Il segreto professionale tra medici e pazienti è fondamentale e con la nuova legge sulle attività informative verrebbe scardinato in nome della sorveglianza preventiva.
L’esplorazione dei segnali via cavo permette il filtraggio di tutti i dati solo dopo raccolta avvenuta: questo è problematico perché immancabilmente ci saranno errori e verranno raccolti dati di persone non effettivamente sospette. La sorveglianza inizia già durante la raccolta di dati, non solo con la loro analisi.

Il sondaggio Gfs pubblicato ieri mostra che sempre più persone non si fidano del servizio segreto elvetico e respingono la LAIn – possiamo quindi ancora vincere! Per salvare il segreto professionale ricorda ai tuoi vicini, ai tuoi genitori e ai tuoi amici di votare no il 25 settembre! Per qualche giorno puoi ancora votare via corrispondenza, quindi compila già ora la busta e imbucala nella prossima bucalettere.

Grazie mille per il tuo impegno a favore del segreto professionale!

Cari saluti
Franco Cavalli, medico

PS: Per poter portare avanti la campagna fino al 25 settembre abbiamo bisogno della tua donazione: www.etat-fouineur.ch/dons