martedì 30 dicembre 2014

Lo straniero





Lo straniero


Scoreggerai nella seta, gli dissero al bar quando seppero che avrebbe lasciato il paese per la Svizzera. Lì per lì pensò fosse una specie di augurio, quelli che si fanno agli amici di ferro che probabilmente non vedremo più. Ne parlò col suocero e questi impiegò meno di un secondo per aggiungere: “Altro che seta, se ti va di lusso lo farai sulla paglia! La Svizzera è il paese dei ricchi e dei padroni che apprezzano il silenzio e la mansuetudine dei suoi poveri molto più dei bucolici paesaggi”. Non gli dette peso perché sapeva che non parlava il padre di sua moglie, ma l’ex partigiano che aveva rifiutato al partito la consegna del fucile durante la normalizzazione democratica nella seconda metà degli anni quaranta. Arrivò prima a Chiasso, poi a Lugano e sei mesi dopo lo raggiunsero i figli ancora in età scolastica. Sul lago ha riavviato la famiglia, lavorato onestamente e di gran lena, è diventato nonno e infine, come capita a tutti, morto. Ora che la terza generazione della famiglia si affaccia al mercato del lavoro, quell’augurio di tanti anni fa non è più neanche tale, solo un lontano ricordo di chi era giovane a quel tempo, destinato a scomparire come lacrime nella pioggia quando toccherà a lui passare il testimone. Non c’è seta per chi lavora per vivere, non c’è mai stata né ci sarà. Aveva ragione il nonno!

Ecco perché tutte le volte che vedo tanti miei fratelli gironzolare per le vie della città, penso alla seta e alla paglia e vorrei fermarli per raccontare loro la storiella del bar nella valle dell’Arno. Ancora non l’ho fatto, forse penalizzato dalla lingua o dal non sapere come loro dicono “scoreggia”. Emigrare per il lavoro è un po’ come andarsene per necessità politiche; in entrambi i casi si lascia il proprio posto di lotta. I padroni come gli avversari politici sono dappertutto e, spesso, hanno anche la stessa divisa. Tanto vale non muoversi e lottare a casa!






















domenica 21 dicembre 2014

Brooklyn:Spari contro la polizia

Redazione di "Operai Contro "http://www.operaicontro.it/
Redazione, I neri degli USA iniziano a reagire contro le esecuzioni della polizia. I borghesi neri e bianchi iniziano ad avere paura Le promesse di Obama si sono rivelate delle […]

I neri degli USA iniziano a reagire contro le esecuzioni della polizia.
I borghesi neri e bianchi iniziano ad avere paura
Le promesse di Obama si sono rivelate delle fandonie
Un lettore
Cronaca
Due agenti assassinati in strada per vendicare l’uccisione di due neri e sullo sfondo della recente rivolta razziale contro la brutalità negli Usa degli uomini in divisa.
Sabato pomeriggio a Brooklyn due poliziotti in uniforme sono stati freddati con colpi di pistola alla testa mentre si trovavano nella loro vettura.
In base a una prima ricostruzione, un nero, si è avvicinato alla vettura dei poliziotti e ha aperto il fuoco attraverso il finestrino.
Poi ha cercato di fuggire dirigendosi verso la metropolitana, ma quando ha capito che le forze dell’ordine stavano per stanarlo, ha rivolto l’arma contro se stesso e si è tolto la vita.
“Oggi metterò le ali ai porci. Loro fanno fuori uno di noi e io ne faccio fuori due di loro”, avrebbe scritto Brinsley. “Quando la polizia di Baltimora ci ha informato, ormai era troppo tardi”, ha detto Brinsley. I messaggi “avevano contenuti contro le forze dell’ordine”, ha aggiunto, precisando che non ci sono legami," tra l’assassinio dei due poliziotti e gruppi terroristici o altre organizzazioni”.
“E’ stato un atto particolarmente spregevole, quando un poliziotto viene ucciso, si strappano le basi della nostra società”, ha detto il sindaco di New York, Bill De Blasio, visibilmente provato dopo aver incontrato i familiari delle vittime. Il ministro della Giustizia,Eric Holder, ha condannato “nel modo più forte possibile”, l’uccisione dei due poliziotti. “Si è trattato di un indicibile atto di barbarie” mentre il presidente Usa, Barack Obama, in vacanza alle Hawaii con la famiglia, è stato informato, riferisce la Casa Bianca.
L’uccisione dei due poliziotti arriva in un momento di altissima tensione razziale nel Paese. E, secondo alcuni investigatori, i due agenti sarebbero stati presi a bersaglio per vendicare la morte del 18enne neroMichael Brown, ucciso da un agente a Ferguson(Missouri), e in particolare quella di Eric Garner, morto nella stessa New York dopo essere stato soffocato da un poliziotto. In entrambi i casi, il Gran giurì ha deciso di non incriminare gli agenti coinvolti: un fatto che ha suscitato fortissime proteste nel Paese, con manifestazioni continuate ancora ieri pomeriggio.

giovedì 18 dicembre 2014

USA-CUBA: Fine del blocco?

Il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha pubblicato nel suo spazio della rete sociale Twitter, : “Il peggior attentato ai diritti umani nel nostro continente è il criminale blocco a Cuba, ed ha sottolineato che, nonostante questo, Washington, che è responsabile di questa politica, è la sede della Commissione  Interamericana dei Diritti Umani (CIDH).

Il presidente ha anche aggiunto che ora in Ecuador tutti sono uguali di fronte alla legge e che quelli che parlano di dittatura e autoritarismo, lo fanno perchè non possono sottomettere il nostro Governo ai loro capricci e interessi.

Già, come hanno fatto fino a ieri gli USA proprio con Cuba.

martedì 16 dicembre 2014

Pensiero del giorno





"Ciò che più mi dà pena è il pensiero che se tutti gli uomini generosi che conta questa terra rispondessero all'appello, tutti i ciarlatani, i parassiti, i mediocri e gli egoisti di ogni razza sarebbero spazzati via in un soffio"

Fidel Castro

venerdì 12 dicembre 2014

Ai socialdemocratici di tutte le latitudini




Piessini svizzerotto- italiani                                                    Compagni di merende italioti


Sono morti, inutile far finta di niente! Sono anni che vanno indietro, altro che “ritirata strategica”; non un’alzata d’ingegno, un guizzo, un brivido fatto arrivare nelle schiene dei delinquenti che ci governano, a cui permettono di governarci. Si, sono morti o, nel migliore dei casi, moribondi. Chi lo dice è un irriducibile nostalgico del passato remoto? Non diciamo fesserie; oggi chi lavora sta peggio di 30 anni fa e non si sente un urlo, un rumore di sassi sui guadagni usurpati; non si vede un progetto che si proponga di invertire la rotta. Sono morti, e quel che fa ridere è che non gli girano neppure i coglioni per aver perso l'occasione di morire in un’altra maniera.
Amen.

Guerra in Ucraina un anno dopo

Per soffocare la rivolta di piazza Maidan, padroni filo-occidentalil sostenuti dalla UE e padroni filo-russi sostenuti da Putin, sono scesi in guerra. La guerra e la crisi economica hanno portato il sistema sanitario dell’Ucraina al collasso: sono 50 gli ospedali ridotti in macerie e il prezzo di molti farmaci salvavita è salito fino al 3200 per cento. Molti dei quali sono reperibili solo al mercato nero. Succede a Sloviansk, ma è così anche nella capitale Kiev: le strutture mediche non sono più in grado di fare fronte all’emergenza sanitaria che di giorno in giorno si aggrava.
In tutto il paese le case dei padroni sono ancora tutte in piedi, quelle dei lavoratori e della povera gente invece... come la foto che segue:
Redazione di Operai Contro, Le guerre dei padroni sono sempre atroci per la popolazione Per soffocare la rivolta di piazza Maidan, padroni filooccidentalil sostenuti dalla UE e padroni filorussi sostenuti […]

giovedì 11 dicembre 2014

mercoledì 10 dicembre 2014

Sergio Savoia, un verde, nel governo della Svizzera italiana?

Se a destra, e al centro(sinistra), ci fossero dei politici e non degli apprendisti lungodegenti, si farebbe di tutto per rendere possibile l'elezione del lider maximo verde.
Perché la sala dei bottoni (retrobottega del capitale finanziario) è l'anestetico ideale per rendere il personaggio "digeribile" e distoglierlo dal pensierino, sempre latente, di scatenare l'inferno.
Di tutto ciò Sergio, ovviamente, non può che rallegrarsi e muoversi con i piedi in più scarpe.

Chissà che il futuro non ci riservi discussioni-rissa al Palazzo delle Orsoline?
La parte più responsabile di questo sonnolento Cantone ringrazierebbe con fragorose pernacchie!

Aforisma