mercoledì 29 gennaio 2020

Cosa è cambiato in Afghanistan?

Moon of Alabama
moonofalabama.org
Sotto l’amministrazione Trump gli attacchi aerei statunitensi in Afghanistan sono notevolmente aumentati. Ma ora sembra che i Talebani siano in possesso di nuovi mezzi per contrastarli.
L’anno scorso, gli Stati Uniti avevano sganciato un numero record di bombe sull’Afghanistan, causando sempre più vittime tra i civili:
Secondo le statistiche di missione per il periodo 2013-2019 del Comando della Componente Aerea della Forza Congiunta (CFACC), rilasciate a fine gennaio, nel 2019 7.423 missioni di volo sull’Afghanistan avevano comportato l’utilizzo di bombe. Nella maggior parte dei mesi dell’anno passato sono state sganciate più bombe che nei mesi corrispondenti degli anni precedenti, come si rileva dalle statistiche (la cui pubblicazione era iniziata nel 2009), con il mese di settembre 2019 che aveva fatto registrare il massimo annuale, con 948 munizioni utilizzate.
Il precedente record annuale era di 7.362, stabilito nel 2018 e, in Afghanistan, negli ultimi due anni ci sono stati più sganci di bombe che nei cinque anni compresi fra il 2012 e il 2017.
Venti bombardamenti al giorno sono un numero abbastanza sorprendente. Molti civili sono rimasti uccisi in questa campagna di bombardamenti degli Stati Uniti. Gli Americani spesso sembrano non sapere chi stanno colpendo. Questo rapporto della scorsa settimana è significativo:
Un attacco con droni, effettuato dalle forze statunitensi all’inizio di questo mese nell’Afghanistan occidentale e che avrebbe dovuto colpire un raggruppamento talebano ha anche causato la morte di almeno 10 civili, tra cui tre donne e tre bambini, hanno affermato mercoledi scorso un funzionario afgano per i diritti umani e un membro del consiglio.

Non c’è stato alcun commento immediato da parte dell’esercito afgano o delle forze statunitensi. Ma Wakil Ahmad Karokhi, un membro del consiglio provinciale di Herat, ha affermato che l’attacco dell’8 gennaio aveva ucciso anche il comandante di un gruppo dissidente di Talebani, noto come Mullah Nangyalia, insieme ad altri 15 militanti.

Il giorno successivo, il funerale del comandante si era tenuto nel quartiere Guzargah della capitale provinciale di Herat e vi avevano partecipato decine di militanti.
Karokhi ha criticato l’attacco definendolo un “errore enorme,” affermando che il comandante era stato un utile cuscinetto contro i Talebani nel distretto di Shindand, in quanto si batteva con i suoi uomini contro gli insorti “quando nessun altro lo avrebbe fatto” e lasciava in pace i civili della zona.
L’esercito americano, i suoi alleati e le truppe afgane non sono i soli a combattere. Anche i Talebani possono colpire  elicotteri ed aerei e, a giudicare dal numero di recenti incidenti aerei, ora hanno trovato mezzi efficaci per farlo. Due giorni fa hanno distrutto un altro elicottero:
Drexluddin Spiveyzai @RisboLensky – 9:44 UTC · 25 gen 2020
Elicottero colpito da un missile nell’area di Kajaki di #Helmand 4 soldati feriti via @TOLOnews #Afghanistan
Stemma della #Moldavia. L’elicottero è stato colpito piuttosto seriamente. Un vero miracolo che non ci siano stati morti
#I Talebani hanno rivendicato l’abbattimento dell’elicottero militare ad #Helmand #Afghanistan
Questo è il quarto elicottero precipitato a gennaio
Video da Kajaki
Quattro elicotteri persi in un mese è un numero abbastanza significativo.
Stamattina presto si era diffusa la notizia di un incidente ad un aereo di linea civile afgano. Questa notizia si è rivelata falsa. Un aereo si era effettivamente schiantato nella provincia di Ghazni a sud di Kabul, ma era militare:
Harry Boone @towersight – 12:37 UTC · 27 gennaio 2020
Il relitto di un aereo precipitato oggi in Afghanistan sembra essere quello di un USAF Bombardier Global 6000/E-11A “BACN” (Battlefield Airborne Communications Node)
Quattro E-11A statunitensi sono attualmente assegnati al 430° Expeditionary Electronic Combat Squadron ed operano di solito dalla base aerea di Kandahar.
Ci sono video dell’aereo in fiamme e dei rottami bruciati al suolo.
Secondo fonti afghane, i Talebani avrebbero affermato di aver abbattuto l’aereo. Altre lo negano. Quello che è certo però è che l’aereo si è schiantato in territorio controllato dai Talebani. Almeno due persone a bordo sono rimaste uccise.
Le stazioni radio relè “BACN” aviotrasportate sono in Afghanistan da un po ‘di tempo. Un rapporto militare del marzo 2017 affermava:
Definito “essenziale per il successo di una missione tanto quanto i proiettili,” il nodo di comunicazioni aerotrasportato E-11A Battlefield ha eseguito la sua decimillesima missione il 24 febbraio 2017 dall’aeroporto di Kandahar, in Afghanistan, da quando era arrivato nel paese otto anni fa.
Il 430° Expeditionary Electronic Squadron che opera a Kandahar è l’unica unità dell’aeronautica statunitense ad utilizzare l’E-11A dotato di BACN. Era stata creata per soddisfare quella che era stata definita una urgente esigenza operativa, quando si era capito che il terreno dell’Afghanistan rappresentava una seria sfida alle comunicazioni radio.
Sembra che esistano solo quattro di questi aerei, jet commerciali a lungo raggio Bombardier Global 6000 pesantemente modificati. Sono usati solo in Afghanistan.
La perdita è significativa. Le truppe di terra dipendono dalle comunicazioni radio quando dirigono i bombardieri verso i loro obiettivi. Senza ponti radio volanti non hanno alcuna possibilità di farlo nel terreno montuoso dell’Afghanistan.
Non si sa di quali nuovi mezzi siano in possesso i Talebani in grado di abbattere aerei ed elicotteri. Nel 2018, durante un raid contro alcuni Talebani erano stati ritrovati alcuni missili antiaerei Stinger. Ma sembravano essere vecchi e probabilmente non più funzionanti. Gli elicotteri possono essere abbattuti con le mitragliatrici o anche con i missili anticarro (RPG).
Ma l’E-11A di solito vola ad alta quota e l’aereo precipitato non era vicino ad un aeroporto. I normali missili di difesa antiaerea portatili (MANPAD), come lo statunitense Stinger, raggiungono un’altitudine massima di soli 3.500 metri.
Ciò apre alla possibilità che i Talebani abbiano acquisito nuove forniture di missili più performanti. Ci si chiede da dove potrebbero arrivare.
Il 5 gennaio scorso, il leader di Hezbollah, Hassan Nazrallah, aveva annunciato che l'”asse della resistenza” avrebbe risposto all’assassinio del generale iraniano Soleimani e del leader iracheno del PMU Al-Muhandis.
La risposta al sangue di Soleimani e Al-Muhandis dev’essere l’espulsione di tutte le forze statunitensi dalla regione.
Usare mezzi efficaci per abbattere i velivoli statunitensi anche ad alta quota sarebbe un modo possibile per raggiungere questo obiettivo.
Ma l’Iran non è l’unica possibile fonte di tali missili. Anche Cina e Russia producono efficaci missili antiaerei e le forze armate del Pakistan e del Tagikistan ne hanno acquistato un numero significativo. Tutti questi paesi di solito si trattengono dal fornire missili antiaerei ai guerriglieri, in quanto potrebbero mettere in pericolo anche i propri aerei civili.
Ma, in Afghanistan, la perdita di cinque velivoli in un solo mese potrebbe significare che le cose sono cambiate
Moon of Alabama
Fonte: moonofalabama.org

venerdì 17 gennaio 2020

giovedì 16 gennaio 2020

Colombia: ELN e FARC

https://secoursrouge.org/colombie-leln-attaque-une-base-de-larmee-de-lair/

L'accodo di pace sottoscritto a Cuba ha permesso al governo colombiano di decimare legalmente centinaia di militanti delle FARC tramite i suoi innumerevoli "squadroni della morte".
Quelli del ELN invece continuano a combattere.
Meglio morti in battaglia che ammazzati "in pace" !

Per ulteriori informazioni:

https://it.wikipedia.org/wiki/Forze_Armate_Rivoluzionarie_della_Colombia_-_Esercito_del_Popolo

https://en.wikipedia.org/wiki/National_Liberation_Army_(Colombia)

martedì 7 gennaio 2020

I cultori del profitto ... si ritrovano (a 42 anni di distanza).

La socialdemocratica Sanna Marin, 34 anni, la più giovane premier al mondo, guida una coalizione di cinque partiti al governo della Finlandia. La coalizione comprende altri quattro partiti di centrosinistra, tutti guidati da donne: l’Alleanza di sinistra da Li Anderson, 32 anni; la Lega Verde da Maria Ohisalo, 34 anni; il Partito di Centro da Katri Kulmuni, 32 anni; il Partito Popolare Svedese di Finlandia, che rappresenta la minoranza linguistica svedese del paese, di Anna-Maja Henriksson, 55 anni.

Sanna Marin ha proposto di ridurre l’orario di lavoro a quattro giorni settimanali, ciascuno di 6 ore. Così ha motivato: «Una settimana lavorativa di quattro giorni, di sei ore ciascuno, con lo stesso stipendio. Le persone meritano di trascorrere più tempo con le loro famiglie, con i propri cari, dedicandosi agli hobby e altri aspetti della vita, come la cultura».

Si è subito scatenata la caccia alle streghe tra i seguaci dell’ideologia aziendalista e del dogma del profitto: “Che follia ridurre l’orario di lavoro!” “ Ridurlo proprio ora che, grazie all’ideologia vincente di destra e di estrema destra, lo stiamo allungando!

Chi si lancia all’attacco, lancia in resta, sulle pagine odierne de il Giornale, è il giornalista Nicola Porro che, dopo aver ripreso la battuta di Fantozzi, «una boiata pazzesca» e aver disegnato la «premier finlandese, che giovanissima, ha 34 anni, ed è figlia di due mamme e siccome l’hanno descritta i media internazionali, come il simbolo della modernità » è stato costretto, udite udite, a cercare alleanza, non ve l’immaginata, in … Luciano Lama: «Lama, sì Luciano Lama, riconobbe a metà degli anni ’70 che quell’idea di pagare gli operai indipendentemente dalla produttività era sbagliata».

Nient’altro da aggiungere, le miserie di certo giornalismo si commentano da sole, può servire però a ricordare che 42 anni fa… non abbiamo avuto tutti i torti a cacciare il sig. Luciano Lama e la sua numerosa scorta dall’università, dove era venuto per indottrinarci al culto del profitto.