lunedì 28 ottobre 2013

Anniversari


Grenada: trent’anni dall’invasione USA; ottobre 1983/2013
Maurice Rupert Bishop si avvicinò alla politica da giovanissimo, entrando in contatto con i Black Panthers e con le idee di leader afroamericani come Malcolm X e Kwame Nkrumah.
Nel 1979 Bishop guida una vera e propria rivoluzione di stampo socialista nel suo paese, la minuscola isola caraibica di Grenada, ispirandosi alla Rivoluzione Cubana di Fidel Castro di cui poi diventerà amico fraterno.
Diventato capo del Governo Popolare Rivoluzionario di Grenada, Bishop venne incontro a tutte le esigenze di un popolo ridotto alla fame e alla miseria da decenni di sottosviluppo e sfruttamento. Espropriò le multinazionali straniere, nazionalizzò tutte le ricchezze del paese e, con l’aiuto di Cuba sradicò l’analfabetismo istituendo la scuola dell’obbligo e garantendo sanità e cure gratuite per tutti.
Mentre stava procedendo alla modernizzazione delle strutture del paese con la costruzione di case, scuole, ospedali, aeroporti; gli Stati Uniti di Ronald Reagan dapprima fomentarono un tradimento ai suoi danni, finanziando un colpo di stato, ma l’arresto di Maurice Bishop durò solo poche ore perché il popolo si mobilitò immediatamente e circa 30.000 persone assaltarono il carcere in cui era detenuto liberandolo.
A quel punto gli Stati Uniti ruppero gli indugi (nel giardino di casa un’altra Cuba è intollerabile) e decisero di intervenire direttamente con l’invasione dell’isola. Grenada fu martoriata per diverse settimane dalle truppe USA, sorprese da una durissima e inaspettata resistenza dell’esercito popolare, subito affiancato dai 1.000 operai cubani in armi che erano lì per costruire l’aeroporto internazionale dell’isola. Solo dopo aver ulteriormente aumentato di migliaia di unità il contingente militare e dopo incessanti bombardamenti aerei e via mare, gli Stati Uniti riuscirono a piegare la resistenza. Maurice Bishop e tutti i ministri deposti sono arrestati e fucilati. A Grenada ritorna il Capitalismo di rapina, la fame, la miseria e l’analfabetismo.

Questi, in poche righe, gli avvenimenti che probabilmente non interesseranno più di tanto gli indaffarati cittadini del primo mondo. Grenada? Boh! Cos’è? Un’isola? Scusa ma devo fare la ricarica del mio Samsung Galaxy.

martedì 15 ottobre 2013

Cantone Ticino: Asilanti e milioni in esubero

Chi guadagna sugli asilanti?


Non certo la popolazione ticinese, già presa per il collo dall’occupazione sempre più ballerina, premi e costi di Cassa Malati “all’americana”, proventi dalle assicurazioni sociali in continua discesa. Qualcuno però quei soldini (milioni!) li ha ricevuti; dico ricevuti non presi, anche se, con il vento che tira, non dobbiamo stupirci di nulla. Già, milioni mica spiccioli, per la precisione sette milioni e duecentotrentasettemila franchi. Tale è la differenza tra le spese complessive sostenute dal Cantone per l’aiuto d’urgenza ai NEM e i rimborsi avuti da Berna tra il 2008 e il 2012. Se questi sono “gli schiaffi presi dai balivi” come spesso urlano i soliti noti, mi metto in fila anch’io perché non sguazzo certo nell’abbondanza. Soldi della Confederazione che il Ticino ha risparmiato nell’opera di aiuto di urgenza ai disgraziati che tentano di garantirsi una vita decente. Le norme di applicazione dell’aiuto d’urgenza variano da cantone a cantone e ognuno lo interpreta a modo suo, dentro i limiti costituzionali che prevedono l’obbligo di garantire un tetto, il vitto e la copertura medica in caso di bisogno. Bene, nel confronto con gli altri cantoni, il Ticino figura tra i più restrittivi (dire economici sarebbe un eufemismo); da qui la domandina facile, facile: Cosa si è fatto con quei “risparmi”? Sono stati resi alla Confederazione? Sono andati nel calderone dei sussidi alle Casse Malati, alle infinite organizzazioni umanitarie e al Tavolino Magico del frate più conosciuto della Svizzera italiana?

No? E allora? Si spera in una risposta sensata e intelligente.

sabato 5 ottobre 2013

Il comandante Giap se n'è andato.

I popoli in lotta perdono un prezioso alleato, tutti gli imperialisti del globo un irriducibile antagonista.
102 anni dedicati alla costruzione del suo paese, sempre a fianco degli umili e di chi non teme di dare la vita per mantenere la propria dignità.
Luisa ha scritto:"Là dove passa una capra, può passare un uomo e dove passa un uomo può passare un esercito" addio Giap,Napoleone d'Asia".
Gabrio del CSOA il Molino:"Non sono un mito: il solo mito è il popolo. E io sono un suo figlio". Ciao Comandante.

Tutti quelli che ancora insistono ad inseguire il sogno di una società a misura d'uomo: "Buon viaggio, Comandante!"

Carlo, Lugano, 5 ottobre 2013

venerdì 4 ottobre 2013

Italia:Dopo la fiducia al governo Letta

Nelle 13 pagine di tripudio in cui “il Sole 24 ore” ricorda al governo Letta gli impegni da rispettare  per evitare che la Repubblica delle Banane, per i parassiti delle classi superiori, s’inceppi, c’è la riconferma di come padroni e speculatori di ogni risma, tengono al governo Letta come regolatore dei propri affari.

Il gioco parlamentare cambia i burattini, non i burattinai. 
Considerato che i burattini sono eletti dal popolo, o lo si convince che cambiare "conviene" o si mira direttamente ai burattinai. 
Sbaglio?