Piero Fassino, ultras juventino e
candidato presidente della repubblica
Durante la
commemorazione della tragedia di Superga, svoltasi al vecchio stadio Filadelfia
di Torino, il sindaco del capoluogo piemontese, Piero Fassino, è stato
pesantemente contestato da diversi sostenitori della squadra granata. Fassino
non ha resistito alle ingiurie ricevute, ed ha risposto con il suo dito medio
alzato. In un primo tempo la notizia del gestaccio era stata smentita dal
sindaco PD, ma i numerosi filmati pervenuti ai media l’hanno costretto a
rimangiarsi “democraticamente” la parola.
Ecco la sua
giustificazione ufficiale:
“Io non chiedo scusa a chi mi ha insultato .È
stata data una ricostruzione sbagliata di quello che è successo. Perché dovrei
chiedere scusa a chi mi ha insultato e aggredito, in modo pesante, a chi ha
offeso la mia famiglia? Non ripeto quello che mi è stato detto per carità di
patria. Mi hanno lanciato addosso ghiaia e lattine di birra. Cosa che ha
provocato in me una reazione istintiva e umana, di cui naturalmente mi
rammarico, ma che considerato il contesto mi sembra comprensibile. Chiedere
scusa a quelle persone no. Arriva un momento in cui si deve reagire. Ecco, la
tesi del porgere l’altra guancia a ogni costo mi sembra opinabile. Io rivendico
il mio diritto a non farlo. A un certo punto bisogna anche dire basta”
Fassino è un padrone amico dei padroni. Perché deve scusarsi?
Fassino è un uomo del PD e non si scusa, il gesto del dito
alzato lo rivendica.
Fassino avvisa e
dice basta.
Questo è il
personaggio che un altro padrone (Carlo De Benedetti) ha proposto come
candidato per la successione di Napolitano.
Ma le scuse ai
lavoratori italiani, perlomeno ai pochi rimasti, per questi vergognosi giri di
valzer, mai neh?
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