giovedì 19 novembre 2015

Ancora dopo Parigi (per l'ultima volta)...

In questi giorni abbiamo sentito, letto, ascoltato fino alla nausea la "solidarietà", l'orrore, la paura, la voglia di vivere (bella questa!) dei vip nazionali e oltre.

Bene, e poi? Qualcuno dei potenti che hanno manifestato il proprio dolore per Parigi farà sì che non si diano più 2000 franchi a chi lavora sodo tutto il mese? Si batta per premi di malattia equi rispetto al reddito? Si interroghi se un prato incluso nel Piano Regolatore possa restare tale e non soffocato da edifici R7 ? Agisca per decongestionare il Cantone dai lezzi del traffico motorizzato? Dica apertamente che chi arriva non è altro che gente che scappa dalle ingiustizie che NOI (loro!) abbiamo supportato per convenienza e affari? No, eh? Allora prendetevi la carneficina di Parigi e le prossime a venire ma, per favore, non rompete più i coglioni.

E vi va ancora bene, almeno fino a quando, anche nelle nostre contrade, non incontrerete qualcuno disposto a farvi "pelo e contropelo".

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