Ma quale ripartenza !
I lavoratori sono
importanti per l’economia, per far ri-partire il paese, è per questo che li
pagano una bischerata e li fanno “scoppiare in diretta”, tanto c’è l’esercito
di riserva, tutti gli altri che stanno pure peggio e pronti a prendere il posto
dei “caduti”.
Tra di loro ci sono quelli
che hanno la prima e seconda casa poco fuori dal confine, il Suv a leasing infinito, i figli agli studi
e la moglie con i lavoretti in nero. Arrivano, pernottano da amici e si vantano
di puntellare il sistema sanitario con la complicità dei politicanti locali che
non hanno mai fatto un cip sul “numero chiuso” negli atenei per le facoltà di
medicina.
Tralasciamo i laureati,
diciamo così, “operativi”,inchiodati a casa dei genitori da salari che non
garantiscono l’autonomia finanziaria in un cantone che ha i prezzi al dettaglio
di Zurigo e gli stipendi di Reggio Calabria.
Questo prima che il
Covid-19 venisse a rivitalizzare l’aria, le casse dell’AVS-AI, azzerare
convenevoli di facciata e un sacco di altre inutilità.
Il dopo non sarà certo
quello sbandierato su alcuni balconi insubrici, la recessione a cui andiamo
incontro non si esaurirà in breve tempo perché non esiste alcuna idea (volontà
politica) di fornire strumenti per aumentare il potere d’acquisto dei cittadini
e capitali da investire non a strozzo di chi le tasse le paga su tutti i
redditi conseguiti.
Quindi anche se il virus pare
si sia rotto le scatole di soggiornare nelle nostre valli, perdete ogni
speranza di cambiamento, voi che restate
!
Siamo un popolo di
“allineati” che sta con i “fratelli” franco-tedeschi per convenienza, visto che
i vicini italioti, quando non servono, sono ritenuti sempre più impresentabili.
Ottimismo di regime
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