domenica 24 novembre 2013


Iniziativa 1:12 contro le retribuzioni eccessive dei super manager.

Alcune considerazioni*

Pochi giorni fa Filippo Rivola, esponente del movimento giovanile socialista, aveva risposto così alla domanda di un giornalista italiano: "Com'è la situazione in Svizzera riguardo al rapporto fra stipendi minimi e massimi nelle aziende?"

Oggi la quasi totalità delle aziende svizzere rientrano nello scarto 1:12. Solo lo 0,5% supera questo limite, ma si tratta comunque d'aziende importanti. Per esempio le aziende parastatali come La Posta (1:17) o Swisscom (1:35) superano di poco questo scarto. Ci sono poi aziende importanti come Lindt&Sprungli (che produce cioccolato - 1:76)) o Schindler (ascensori – 1:121), per arrivare fino alle multinazionali come Nestlé, Novartis o UBS. Brady Dougan, il CEO di Credit Suisse arriva a 1:191, Severin Schwan di Roche a 1:261, Orcel di UBS a 1:194. Il tutto mentre in Svizzera il 25% della popolazione non riesce a pagare le fatture per tempo e ci sono più di 400.000 lavoratori poveri. Certo, bisogna relativizzare rispetto ai problemi economici che state vivendo in Italia. Però non è accettabile nemmeno in Svizzera vedere il potere d'acquisto delle classi più povere che si erode anno dopo anno, mentre le retribuzioni dei manager esplodono sempre di più.

Risultato della votazione federale del 24.11.2013: Zero cantoni a favore dell'iniziativa.

Metà degli aventi diritto si è recata alle urne, quindi poco più della metà della metà ha avuto la meglio sul tema in consultazione. Tradotto: ancora una volta i super ricchi hanno fatto passare le loro farneticazioni. 
Bene: da domani il primo dei salariati "normali" che sento piagnucolare sullo stipendio e tutto ciò che gli ruota attorno lo prendo a pedate nel culo, con o senza testimoni oculari e di qualsiasi grado.


*Nota: 1:12 rappresenta il rapporto fra lo stipendio minimo e quello massimo consentito.

Nessun commento:

Posta un commento