domenica 5 novembre 2023

La futura guerriglia urbana

 https://contropiano.org/news/aggiornamenti-in-breve/italia/2013/11/16/un-libro-inquietante-al-centro-studi-americani-020328

I padroni del pianeta stanno già organizzandosi per salvarsi il culo.

venerdì 3 novembre 2023

Pacifismo o lotta armata?

 Da Contropiano, giornale comunista online.

Ci provano da anni, i palestinesi, con la resistenza non violenta e con le manifestazioni pacifiche.

Gli israeliani hanno massacrato pure i pacifisti.

A Gaza nel marzo 2018 si tenne la ‘Grande Marcia del Ritorno’ per chiedere il diritto degli esuli al ritorno in patria e agli Usa di non spostare l’ambasciata a Gerusalemme.

I cecchini israeliani uccisero 223 persone disarmate tra cui bambini, medici soccorritori e giornalisti.

Per quella manifestazione fu scelto il mese di marzo per ricordare le vittime del 30 marzo 1976 quando, durante la Giornata della Terra, furono uccisi sei pacifisti palestinesi che protestavano contro il continuo furto di terre e le costruzioni illegali dei coloni

Nel 2008, in una cittadina della Cisgiordania, pacifiche famiglie iniziarono a riunirsi una volta alla settimana per protestare contro le confische dei loro terreni.

Smisero di manifestare dopo che un cecchino dell’esercito israeliano uccise un uomo e un bambino di 10 anni.

Ai pacifisti internazionali non è andata meglio.

Nel 2010, gli attivisti della flottiglia Freedom Marmara tentarono di portare aiuti umanitari a Gaza stremata dall’assedio.

Nonostante fossero in acque internazionali, dove Israele non avesse alcun diritto, la marina israeliana raggiunse i pacifisti addirittura con una nave da guerra che aprì il fuoco contro persone inermi uccidendone 10.

La flottiglia era composta da 600 pacifisti di 40 nazioni: turchi, israeliani, parlamentari tedeschi e irlandesi, giornalisti, scrittori svedesi.

Il vile attacco fece indignare mezzo mondo. E cosa fa Israele quando le notizie di massacri varcano i suoi confini? Quello che ha sempre fatto: spalleggiato dalla stampa occidentale razzista e colonialista spara balle clamorose per placare l’opinione pubblica. Quando la verità verrà a galla la notizia non avrà risalto sui media e l’opinione pubblica avrà altro da pensare.

Quel caso fu da manuale: dissero che nelle stive delle navi dei pacifisti c’era una quantità enorme di armi destinata ai “terroristi palestinesi“. “Ah, allora non sono pacifisti! Qui le cose cambiano“, dicevano in tv gli stessi giornalisti che sproloquiano adesso.

Non è finita: il governo israeliano ebbe il coraggio di strumentalizzare la tragedia dell’Olocausto affermando di essere in possesso di una registrazione audio in cui i pacifisti provocavano i militari israeliani con una frase shock: “Tornate ad Auschwitz“.

Terribile, i pacifisti sono delle bestie” si disse allora.

Come confermarono anni dopo le indagini di vari paesi, prima fra tutti l’Inghilterra, nelle navi dei pacifisti non c’erano armi ma cibi e medicinali e nessuno di loro aveva osato dire simili sconcezze sull’Olocausto.

I palestinesi hanno provato a mettere i fiori nei loro cannoni, sono stati presi a cannonate.

Potrei continuare con altri massacri di pacifisti palestinesi avvenuti nel 1987, ’89, ’93, ’97, 2001, lo scorso anno, ma non vorrei essere annoverato da X/Twitter come l’autore del thread più lungo della storia.

Gianluca Martino

domenica 29 ottobre 2023

Vi è sfuggita la Palestina?

 Vi è sfuggita la Palestina?

A Roma 50 mila in piazza per la Palestina. Una marea di ragazzi sotto i trentanni, un evento che non si vedeva da Genova 2001. Nessun parlamentare presente, un primo segnale che il popolo può mettersi di traverso e abbandonare il Palazzo. Le bandiere della Palestina non vengono sventolate solo contro Netanyahu e Biben, ma contro il sistema ipocrita e feroce che li sostiene, sono un simbolo di lotta e riscatto planetari come quelle del Vietnam  60 anni fa. Se stampa e tv italiane non fossero in gran parte ridotte, dal loro servilismo, alla ottusità larvale, dovrebbero darsi da fare per provare a capire e spiegare ciò che sta succedendo. Una manifestazione da sola non cambia le cose, ma può essere un segnale che le cose stanno cambiando, un messaggio  esteso anche alla provincia dormiente più o meno vicina. La Palestina ormai è uno spartiacque politico, morale, storico. E come sempre quando precipitano i grandi eventi i giovani ci sono, per una  scelta di campo e iniziare a fare i conti con il sistema di poteri e valori occidentali che oggi guida e sostiene lo sterminio palestinese.

Il 4 novembre è prevista la replica.


sabato 21 ottobre 2023

Israele in Palestina

Nel 2006, mentre si stavano svolgendo alcuni attacchi di Hezbollah ad Israele, il senatore a vita Giulio Andreotti intervenendo nel corso di una seduta del Senato Italiano, disse: “Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì...", beh, continuate voi, non è poi così difficile.

giovedì 19 ottobre 2023

Contro i tagli nell'amministrazione pubblica

Tutto giusto e condivisibile, ma se il popolino risponde con poche centinaia di cittadini in piazza, alle mozioni, interpellanze, raccolta firme e via dicendo, occorrerebbe affiancare altre iniziative. I padroni per natura si sentono superiori, se vedono che la risposta ai loro saccheggi è debole si convinceranno di essere invincibili. 

Carlo Curti, Lugano
---- Messaggio originale ----
Da : mps.ti@bluewin.ch
Data : 19/10/2023 - 14:17 (OE)
A : mps.ti@bluewin.ch
Oggetto : comitato contro i tagli - 24 ottobre

A tutti i partiti, sindacati e associazioni e persone interessate/i

Contro i tagli alla spesa pubblica,
difendiamo il potere d’acquisto delle famiglie

La presentazione del Preventivo 2024 ha confermato quanto indicavamo nel nostro precedente appello inviatovi negli scorsi giorni.

Le misure presentate avranno conseguenze a più livelli e tendono a peggiorare il servizio pubblico nel suo complesso, attraverso un degrado qualitativo e quantitativo dei servizi offerti.
Per quel che riguarda il personale, ricordiamo che il progetto di Preventivo non prevede la compensazione del rincaro (il governo sostiene che deciderà in dicembre, ma significativo che nel Preventivo non sia previsto alcun importo), a cui si aggiungono altre misure (contributo di solidarietà del 2% per il salario che eccede i 60'000 fr, blocco delle rivalutazioni delle funzioni, congelamento della sostituzione del personale, etc.). Tutto questo, lo ricordiamo, dopo che le modifiche appena varate in ambito pensionistico incideranno ulteriormente sui salari dei dipendenti del Cantone.

Per quel che riguarda le prestazioni vanno segnalate le diminuzioni in vari ambiti; in particolare nel settore dei sussidi dei premi di cassa malati, nel settore invalidi, nel sostegno alle famiglie, nel finanziamento agli istituti ospedalieri, nelle cure domiciliari, etc.). Senza dimenticare poi che queste misure avranno ripercussioni sia sulle prestazioni e i servizi erogati a livello comunale, sia sulle condizioni del personale comunale e degli enti parapubblici.

Tutto questo, come detto, avviene in un contesto generale nel quale le condizioni di lavoro e di vita della maggioranza delle persone peggiora ormai da tempo e tenderà sempre più a peggiorare.

Di fronte a tutto questo è necessario sicuramente battersi per una diversa distribuzione della ricchezza, distribuzione sempre meno egualitaria nel nostro paese; ma bisogna anche rafforzare quei meccanismi di perequazione delle differenze sociali che, almeno in parte, sono garantite dalla spesa pubblica e in particolare da quella a carattere sociale.

Noi riteniamo che di fronte a queste politiche sia necessario che tutte i partiti, le associazioni, i sindacati e le persone che vogliono opporsi a questo stato di cose, si mobilitino su tutti i terreni. Solo con un’ampia mobilitazione sarà possibile cercare di rispondere a questa offensiva.

Noi ci impegneremo attivamente in questa battaglia. In particolare poiché continua  a non condividere l’analisi maggioritaria sulle finanze del Cantone (cioè che risultati d’esercizio negativi e aumento del debito pubblico siano insostenibili), né la necessità di continuare una spesa di contenimento della spesa pubblica.

Per questo, ribadiamo l’appello e l’invito che abbiamo lanciato qualche giorno fa per l’organizzazione di un coordinamento di tutti partiti, associazioni, persone che vogliono opporsi a questa politica.

La riunione si terrà martedì 24 ottobre alle ore 18.00 presso il ristorante Casa del Popolo a Bellinzona

martedì 17 ottobre 2023

Costituzione federale svizzera (preambolo)

"Consci che libero è soltanto chi usa della sua libertà e che la forza di un popolo si commisura al       benessere dei più deboli dei suoi membri ..."

 18 aprile 1999

Scriverlo è facile e non costa nulla!