venerdì 9 marzo 2018

Sulla socialdemocrazia

Abbiamo fatto della classe operaia il nostro referente principale perché è quella che da sempre opera,si sporca le mani in qualsiasi lavoro, rivendica, lotta e ci rimette pure la pelle.

Ci siamo ritrovati in un modo sintetico e virtuale dove i "nostri rappresentanti" sono dei signorini schizzinosi che teorizzano sulla inaccettabilità di possibili estremismi e nel contempo chiacchierano volentieri con i rappresentanti di chi ci sfrutta.
Tutto ciò in cambio di agi, lauti stipendi e, soprattutto, la certezza di non trovarsi mai col culo al freddo.

Grazie, "compagni" socialdemocratici di tutte le etnie.

Un caloroso vaffanculo, col sangue agli occhi.


L'opera d'arte...

http://www.militant-blog.org/?p=15149#more-15149



L’opera d’arte – in questo caso un vestito, ma il discorso varrebbe per un libro, un disco, un quadro e così via – non riflette la presunta superiorità del suo autore. Si “riflette da sé”, per così dire, vive di vita propria senza rintracciare somiglianze né corrispondenze necessarie. Il frutto del lavoro di un artista potrebbe essere di grande valore nonostante la mediocre vita del suo autore; potrebbe svelare i caratteri della realtà sociale nonostante l’autore sia per caso un gran reazionario; al contrario, l’autore potrebbe essere persona illuminata e intelligente, e il proprio lavoro modesto, inutile, rozzo. Ci siamo capiti?









giovedì 8 marzo 2018

La polizia picchia e uccide anche nella Svizzera "felix"

Mike Ben Peter, du Collectif Jean Dutoit a été tué par la police la nuit du mercredi 28 février à Lausanne. A la suite d’un contrôle près de la gare "il a été maîtrisé par la force puis menotté. Juste après son immobilisation, [il] a fait un malaise et perdu connaissance" apprend t-on dans le 24heures qui relaie la version policière. Blessé à la tête, il est décédé à l’hôpital. Une manifestation a immédiatement eu lieu le lendemain 1er mars. Une autre manifestation aura lieu samedi 10 mars à 13h à Lausanne pour Mike, contre le racisme et les violences policières.
Le Collectif Jean Dutoit est né en 2015 à Lausanne de la rencontre d’une centaine de personnes originaires d’Afrique de l’Ouest avec un groupe de citoyens suisses. Si le Collectif s’est formé dans le but de trouver un toit pour ses membres africains, il s’est engagé sur les thématiques politiques, sociales, économiques et culturelles qui conditionnent l’existence des personnes qui migrent en Suisse




Volantino per la Manifestazione a Losanna, sabato 10.3.2018

mercoledì 7 marzo 2018

venerdì 2 marzo 2018

Orwell 2018

https://secoursrouge.org/Belgique-Projet-de-loi-pour-linfiltration-civile

E vengono pure a rompere i coglioni con la Corea del Nord o Putin.


venerdì 23 febbraio 2018

Lettera di un cittadino su quelli che sono "al di sopra di ogni sospetto"

Alla redazione di un quotidiano della svizzera italiana online 




Caro Direttore,
provo con queste poche righe a stuzzicare l'indole, perlopiù disincantata, dei suoi affezionati lettori. Inutile scomodare le redazioni dei quotidiani cantonali, indaffarati a fare muro contro la "no billag" e a togliere le castagne dal fuoco alla compagine ministeriale in nome della collegialità e del "siamo tutti nella stessa barca"!
L'argomento è di quelli "alla Giovanni Verga" (roba mia vientene con me), di solito poco svizzero e molto latino.

Allora, ci sono cinque signori, ministri in carica del Cantone Ticino, e il loro contabile, che fanno finta di niente (da anni) su rimborsi spese versatigli senza base giuridica. In tempi dove chi arriva a prendere 4000 franchi netti al mese va considerato un "privilegiato", questi fanno bonariamente finta di niente fino a quando un "rompiscatole" che solitamente in Gran Consiglio fa gruppo da solo, scoperchia la pentola con l'acqua bollente.
Insomma un'altra frittatina (eufemismo) che va ad allungare la serie carnevalesca di una legislatura tutta da dimenticare. Il governicchio degli orfani di Giuliano Bignasca assume quasi il significato di un complimento.

Rino Formica, uno che la politica la masticava eccome, ex ministro delle finanze socialista in vari governi italiani negli anni 80, amava ripetere ai colleghi nel transatlantico di Montecitorio che "la politica è sangue e merda". Ora, se diamo per scontato che gli attuali consiglieri di stato ticinesi (e non solo) sono storicamente restii a passare a vie di fatto, cosa resta a Bellinzona e dintorni ?


Se l'andazzo va avanti così arriveremo a considerare percentuali bulgare tornate elettorali con il 30% di votanti.

Cordialmente
C.C.

i 5 "saggi"