giovedì 24 dicembre 2015

Marxismo: Patrimonio dell'umanita!

Fonte:www.militant-blog.org
“Il mondo, tuttavia, resta ancora molto eterogeneo. Il coercitivo imperialismo delle nazioni avanzate è in grado di esistere solo perché restano sul nostro pianeta le nazioni arretrate, le nazionalità oppresse, i paesi coloniali e semicoloniali. La lotta dei popoli oppressi per l’unificazione nazionale e l’indipendenza nazionale è doppiamente progressiva perché, da un lato prepara condizioni più favorevoli per il loro proprio sviluppo, mentre dall’altro infligge dei colpi all’imperialismo.Questa, in particolare, è la ragione per cui, nella lotta fra una civilizzata, imperialista, democratica repubblica e un arretrata, barbarica monarchia in un paese coloniale, i socialisti stanno interamente dalla parte del paese oppresso, nonostante la sua monarchia, e contro il paese oppressore, a dispetto della sua “democrazia”.

(Lenin..ehm, no. Stalin…non proprio. Mao Tse Tung. Fuori strada. Leon Trotsky,(Lenin e la guerra imperialista, 1938)

Natale?



Da piccolo a Natale aspettavo un regalo. Un pacco dorato, sotto l'albero luminoso. Quando aprii il pacco, non era quello atteso. Lo tirai contro il muro piangente, iroso. 

Quanti regali ho rotto, ho respinto nella mia vita dopo quel giorno? 
Ora di questi ho rimpianto. 
Accettare i doni è difficile perché sempre ne aspettiamo uno soltanto. 

Impara ad amare ciò che desideri, ma anche ciò che gli assomiglia. Sii esigente e sii paziente. E' Natale ogni mattino che vivi. 
Scarta con cura il pacco dei giorni. Ringrazia, ricambia, sorridi.

Troppo buono Stefano! Oggi non danno più neanche ciò che gli somiglia vagamente (dal salario, alla riconoscenza, fino all'educazione).
Sorridere? Certo, quando la banda di cialtroni che ci governa avrà fatto le valige!


venerdì 18 dicembre 2015

Burkina Faso: La situazione



Tratto da : La Regione Ticino del 18.12.2015




Roma:Papà è un angelo, garantisce la..figlia ministro

Redazione di Operai Contro,

sentendo la difesa del padre fatto dalla ministra Boschi ,devo dirlo, mi sono commosso.

Redazione di Operai Contro, sentendo la difesa del padre fatto dalla ministra Boschi ,devo dirlo, mi sono commosso.  La ministra ha detto: «Io amo mio padre, sono fiera di lui. […]
Per lunghi minuti si tormenta le mani, leggendo e rileggendo i fogli sul banco. In un’Aula semivuota i 5 Stelle parlano di «Santa Famiglia Boschi». Ma poi, quando si alza, parla a braccio, senza mai alzare i toni, difendendo se stessa, la sua famiglia e il governo. E conclude tra gli applausi della maggioranza, stringendosi in un lungo abbraccio liberatorio con l’amico e sodale Luca Lotti. Il ministro Maria Elena Boschi, vestita sobriamente di nero, mette in fila cifre e fatti. Per negare il conflitto d’interessi e soprattutto per negare che lei o la sua famiglia abbiano mai avuto favoritismi dalla vicenda della Banca Etruria. Ma tocca anche le corde dell’emozione, quando parla del padre: «Io amo mio padre, sono fiera di lui. Ricordo la sua gioia quando venne ad assistere alla mia laurea. Siamo una famiglia semplice. Lui, figlio di contadini che per andare a studiare faceva 5 chilometri a piedi e 40 minuti di treno. Se avrò la fortuna di essere madre, spero che mio figlia possa essere orgogliosa come lo sono io». Il che non vuol dire che il padre non abbia colpe: «Chi sbaglia paga e se mio padre ha sbagliato pagherà». Clausola, non di stile, che in qualche modo fa riferimento a possibili sviluppi sul fronte delle indagini.
«Nessun favoritismo»
Ma non è di questo che vuole parlare la Boschi, perché quello che le preme è allontanare l’idea che possa esserci stato un qualunque favoritismo per lei o la sua famiglia. E così la parte centrale del suo intervento è una difesa appassionata, che snocciola cifre e dati. Nega che Banca Etruria possa definirsi «banca della famiglia Boschi». «Nessuna plusvalenza» è stata realizzata, grazie al decreto del governo, perché nessun movimento azionario c’è stato. Suo padre è stato «commissariato e sanzionato da Bankitalia e sostituito da questo governo». Il fratello, spiega, «si è licenziato a marzo dalla banca» e ha avuto un mutuo «alle stesse condizioni» di tutti gli altri dipendenti. La Boschi, a lungo applaudita dalla maggioranza, non risparmia aggettivi. Parla di «qualunquismo, pressappochismo, demagogia, maldicenze, bugie, malizia, ignoranza tecnica». E non solo: «So che fare il ministro a 34 anni può attirare invidie, ma non vi consento di mettere in discussione la mia onestà». Il tutto, aggiunge con una chiosa che sa di difesa preventiva, «senza arroganza».


L’esecutivo andrà avanti

Infine, un avvertimento: «A chi pensa di indebolire il governo, dico: lasciate perdere, questo esecutivo è attrezzato contro le bugie e andrà avanti». Sicuramente, non sarà fermato da questa mozione, che tra gli effetti collaterali imprevisti, ha anche quello di far sbandare il centrodestra, con la Lega che bombarda Forza Italia, sempre più lacerata e divisa. Anche se la vicenda della Banca Etruria soprattutto dal punto di vista simbolico, resta una ferita da non sottovalutare per il governo guidato da Matteo Renzi.

NdR. I contadini come Boschi sono santi con tanti,tanti,tanti altri(santi) in paradiso. Quelli invece normali, dopo una vita di lavoro, sono pensionati con quattro soldi, la schiena rotta, l'artrite e un enorme rimpianto di non aver spaccato il muso a quelli come Boschi. Così va la vita se non si ha il coraggio di ribellarsi quando è il momento giusto.



martedì 15 dicembre 2015

Notizie (serie) per i ciabattoni alla Salvini

Fonte:http://www.operaicontro.it/

Cara Redazione, costretti a vivere sottotraccia dalla mancanza di una politica dell’accoglienza e dal clima da caccia all’uomo, innescato dalla propaganda razzista, i lavoratori immigrati sono tra i più sfruttati […]


Cara Redazione,
costretti a vivere sottotraccia dalla mancanza di una politica dell’accoglienza e dal clima da caccia all’uomo, innescato dalla propaganda razzista, i lavoratori immigrati sono tra i più sfruttati e meno pagati. in Italia costituiscono il 10% dei lavoratori. Su dieci immigrati che lavorano, quattro prendono meno di 800 euro al mese. Poi ce n’è una marea sotto il ricatto del lavoro irregolare e in nero. Per i padroni sono un vero affarone, ringraziano Renzi e Salvini per la forza lavoro a prezzi stracciati. I dati del rapporto della Fondazione Ismu.
Saluti da un lettore.

MILANO -I migranti arrivano dal mare. Era evidente dalla contabilità degli sbarchi (213 mila nel biennio 2013-2014; 143 mila nel 2015 fino al 20 novembre), lo certifica il nuovo rapporto della Fondazione Ismu. Se si registra un aumento della presenza straniera in Italia, allora — fino a 5,8 milioni, il 9,5 per cento della popolazione totale — è per gli approdi attraverso il Mediterraneo. Che, però, già quest’anno sono calati e con l’«apertura» della rotta balcanica sono destinati a diminuire.
Delle donne, uomini e bambini arrivati in barca, soltanto una minoranza ha presentato richiesta di protezione internazionale in Italia, la maggioranza ha continuato il viaggio oltre le Alpi. Anche questo dato viene confermato dal dossier: 65 mila domande d’asilo nel 2014; 61.545 tra il 1° gennaio e il 10 ottobre 2015. Di tutti i moduli inoltrati, si stima che il 50 per cento sarà accolto. Significa, comunque, che in Italia la presenza di titolari dello status di rifugiato è destinata a crescere.
A fronte di un sistema finora abituato a cifre più piccole, dunque bisognoso di urgente revisione. La crescita complessiva degli stranieri in Italia resta contenuta (più 2,7 per cento rispetto all’anno precedente) a causa della crisi: continuano a diminuire gli ingressi per motivi di lavoro, meno 84 per cento dal 2010. Cresce, però, la cifra degli occupati stranieri, che arrivano al 10 per cento di tutti i lavoratori italiani. Fenomeno che coincide con il calo nella qualità degli impieghi offerti: soltanto gli immigrati li accettano. E quattro su dieci guadagnano meno di 800 euro al mese

lunedì 7 dicembre 2015

I padroni bombardano

Redazione di Operai Contro,

i padroni della Gran Bretagna hanno iniziato a maciullare la popolazione civile siriana con bombardamenti aerei.

Gli USA, RUSSI, FRANCESI, TURCHI, GRAN BRETAGNA, non bombaradano le truppe del criminale dittatore Assad, ma donne e bambini siriani.

Dalla seconda guerra mondiale, i nazisti di Hitler, i “liberatori” occidentali, hanno messo a punto la strategia di macellare la popolazione civile.

Il popolo Siriano cosa deve fare?

Un lettore
 Redazione di Operai Contro, i padroni della Gran Bretagna hanno iniziato a maciullare la popolazione civile siriana con bombardamenti aerei. Gli USA, RUSSI, FRANCESI, TURCHI, GRAN BRETAGNA, non bombaradano le […]

ANSA
Sale l’allerta in Gran Bretagna. L’intelligence mette in guardia su possibili attacchi dopo i primi raid inglesi contro l’Isis. Non e’ chiaro quanto gli attacchi possano essere imminenti, ma l’intelligence europea e americana avrebbe raccolto informazioni sulla possibilita’ concreta di eventuali atti terroristici. Militanti dell’Isis in Siria e in Iraq sarebbero infatti stati esortati a tornare in Gran Bretagna per compiere attacchi. Le informazioni dell’intelligence si aggiungono ai messaggi circolati online, con lo slogan piu’ ripetuto ”Londra dopo Parigi”.
I primi attacchi inglesi contro l’Isis in Siria sono iniziati nelle ultime ore. Il primo bilancio e’ di sei obiettivi colpiti nell’est siriano al confine con l’Iraq, dove si trova il campo petrolifero di Omar, che secondo le autorita’ inglesi fornisce il 10% dei profitti che l’Isis ricava dal petrolio. Gli Stati Uniti plaudono al via libera dei raid inglesi. ”L’Isis e’ una minaccia globale che deve essere sconfitta con una risposta globale” afferma il presidente americano Barack Obama. Gli fa il presidente francese Francois Hollande, secondo il quale i raid sono una ”nuova risposta all’appello alla solidarieta’ degli europei” dopo gli attacchi di Parigi. La Russia pur rinnovando l’invito a una ”coalizione unica” contro il terrorismo in Siria, da’ il suo ”benvenuto a qualsiasi azione volta alla lotta contro il terrorismo, a combattere l’Isis”. I raid inglesi pero’ espongono la Gran Bretagna a una crescente minaccia di attentati. Molti inglesi hanno lasciato il paese per andare a combattere a fianco dell’Isis e ora sono incoraggiati a tornare in Inghilterra per compiere attacchi stile Parigi.”Non prendetevela con l’Islam quando vi colpiremo”, e’ uno dei messaggi lanciati online

martedì 1 dicembre 2015

Achtung Banditen!

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Dove? Per strada?
Su,su, non scherziamo.
Quelli veri sono altrove, con le chiappe affogate in poltroncine di pelle (umana?).