martedì 7 gennaio 2020

I cultori del profitto ... si ritrovano (a 42 anni di distanza).

La socialdemocratica Sanna Marin, 34 anni, la più giovane premier al mondo, guida una coalizione di cinque partiti al governo della Finlandia. La coalizione comprende altri quattro partiti di centrosinistra, tutti guidati da donne: l’Alleanza di sinistra da Li Anderson, 32 anni; la Lega Verde da Maria Ohisalo, 34 anni; il Partito di Centro da Katri Kulmuni, 32 anni; il Partito Popolare Svedese di Finlandia, che rappresenta la minoranza linguistica svedese del paese, di Anna-Maja Henriksson, 55 anni.

Sanna Marin ha proposto di ridurre l’orario di lavoro a quattro giorni settimanali, ciascuno di 6 ore. Così ha motivato: «Una settimana lavorativa di quattro giorni, di sei ore ciascuno, con lo stesso stipendio. Le persone meritano di trascorrere più tempo con le loro famiglie, con i propri cari, dedicandosi agli hobby e altri aspetti della vita, come la cultura».

Si è subito scatenata la caccia alle streghe tra i seguaci dell’ideologia aziendalista e del dogma del profitto: “Che follia ridurre l’orario di lavoro!” “ Ridurlo proprio ora che, grazie all’ideologia vincente di destra e di estrema destra, lo stiamo allungando!

Chi si lancia all’attacco, lancia in resta, sulle pagine odierne de il Giornale, è il giornalista Nicola Porro che, dopo aver ripreso la battuta di Fantozzi, «una boiata pazzesca» e aver disegnato la «premier finlandese, che giovanissima, ha 34 anni, ed è figlia di due mamme e siccome l’hanno descritta i media internazionali, come il simbolo della modernità » è stato costretto, udite udite, a cercare alleanza, non ve l’immaginata, in … Luciano Lama: «Lama, sì Luciano Lama, riconobbe a metà degli anni ’70 che quell’idea di pagare gli operai indipendentemente dalla produttività era sbagliata».

Nient’altro da aggiungere, le miserie di certo giornalismo si commentano da sole, può servire però a ricordare che 42 anni fa… non abbiamo avuto tutti i torti a cacciare il sig. Luciano Lama e la sua numerosa scorta dall’università, dove era venuto per indottrinarci al culto del profitto.




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