A proposito della "democrazia"
Non è mai troppo tardi…
Alla fine ci sono
arrivati anche i tipi della Regione Ticino, solo che non potevano certo dirlo
in prima persona e allora hanno dato “la seconda” dell’edizione di mercoledì 4
settembre allo storico Luciano Canfora, in questi giorni a Lugano per
conferenze e incontri, per affermare l’indicibile: La democrazia è un castello
vuoto, un inghippo architettato dai mercanti planetari per far fesso il
popolino convinto di avere in mano le redini del paese attraverso i cento volti
del suffragio universale. È una buona notizia, indubbiamente, nonostante il
ritardo da “fuori tempo massimo”.
Ma cosa dice
nell’intervista l’esimio professore che non risulta abbia un passato alla
Senzani o militanze giovanili nell’ultra sinistra extraparlamentare, anche se,
nel lontano 1999, qualcuno ricorderà una sua candidatura alle elezioni europee
per i “Comunisti italiani” che, come tutti immaginano, sono cosa diversa dai
“comunisti combattenti”? Vediamo:
“ La democrazia è un gioco, un’invenzione, nel
senso che nessuno è pienamente libero, il voto non è mai fuori da
condizionamenti che sono come l’aria che si respira. Paesi come la Svizzera,
dove la percentuale di votanti è in generale molto bassa, dimostrano la diffusa
consapevolezza dell’inutilità di quel gioco”.
I confederati sono
ancora un popolo d’inquilini ma a ogni votazione per dare più diritti alla
categoria stravincono sempre i proprietari degli immobili e dei terreni. Stessa
sorte sul tema delle casse malati; ogni anno tutti, ma proprio tutti, s’indignano
per lo sconsiderato aumento dei premi ma alla prova dei fatti la spunta sempre
la lobby delle Casse Malati e della farmaceutica. Qualcuno si è chiesto perché?
La nostra è una classe politica “di milizia”che, democraticamente, s’impegna a
fare gli interessi degli elettori fino al momento di mettere il sedere sulla
poltroncina parlamentare, poi “ciao Pepp”: Tutti per uno (dei poteri forti) e
ognuno per conto suo. Altro esempio pratico: Chi ha votato, nella commissione
parlamentare, contro il rimborso dei premi pagati in eccesso da alcuni Cantoni?
I rappresentanti socialdemocratici che sostengono la politica sanitaria dei
loro governi regionali, dove i premi sono più bassi, e che, a Berna, ovviamente
non se la sentono di sputare sul piatto in cui mangiano.
Ma torniamo al
professor Canfora: “Un gioco, la
democrazia, inutile ma preziosissimo e indispensabile: Guai alle élites che non
fanno (o sanno) fare quel gioco… Putin non aspetta passivamente di diventare
presidente, fa sfogare i russi con il voto, come fanno gli americani, gli
italiani, gli inglesi… I parlamentari eletti non contano nulla, contano altre
forze (FMI, BCE…) dalle quali i governanti prendono ordini. Dirlo chiaramente dà
fastidio ed è bene non dirlo, così si continua a pensare di detenere la
sovranità”.
In sintesi si potrebbe
concludere:
-Solo i capitalisti
sanno fare bene il loro mestiere,
anestetizzando i cittadini con i loro persuasori occulti per convincerli che
vivono nel migliore dei mondi possibili. I portabandiera di tutti gli altri
schieramenti sono complementari a questa strategia, subalterni e in qualche
caso inutili (superfluo fare nomi noti a tutti).
-I comunisti non
esistono (almeno nel primo mondo e nel migliore dei casi dal 1956) e quando ci sono,
rappresentano la parodia di se stessi. Questo fino al giorno in cui non
confonderanno più il “superamento del capitalismo” con un radicale cambiamento
dello stato presente delle cose.
Ma credo che con il
personale politico in attività, questo sia pretendere troppo.
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