mercoledì 7 settembre 2022

La iena

 La iena

Era arrivato alla pensione lavorando quando aveva potuto, senza una raccomandazione nei tempi difficili del secondo dopoguerra. Nessun problema con la legge, eppure non era ben visto per quel suo sguardo obliquo, indagatore che portava gli altri a distogliere il proprio. Né moglie, né figli e neppure parenti. Un giorno, Io e il nonno lo incontrammo all'Arno, richiamati dall'odore del pesce che stava arrostendo sui ciottoli della riva.  

-Che profumino!

-Ce n'è anche per voi, bersagliere!

-Sapete come mi chiamano?

-Tutti in paese lo sanno, probabilmente anche voi sapete come chiamano me. In tempi di guerra abbiamo aiutato combattenti diversi, voi per partito preso, io invece solo perché mi andava di farlo. Quei giovanotti tedeschi si erano persi fra i castagni del Casentino durante una burrasca e sarebbero finiti fucilati dalle pattuglie partigiane che battevano la zona. Gli ho fatto vedere come e dove nascondersi fino al ritorno del bel tempo. Non so se li ho salvati, mi piacerebbe che fosse così perché mi hanno dato l'impressione di essere lì per caso, per volere di altri e non si può morire a vent'anni,per caso. L'ho raccontato a nessuno prima di voi, ma qualcuno doveva saperlo perché queste cose non si portano nella tomba. Noi siamo simili, bersagliere, uomini solitari, non soli, quindi allenati a capirci. Pensi che i genitori che non ho conosciuto hanno voluto chiamarmi Santo. Bello scherzo, no?  Ora mi dica se il pesce le piace, ho anche del vino, rosso, che va bene lo stesso.

Fu un bel pomeriggio che ricordo con nostalgia perché non l'avremmo più rivisto. Se ne andò in pieno inverno. Quando il nonno lo seppe si procurò i dati all'Anagrafe, pagò la sepoltura e la lapide con le sue generalità, quelle vere che pochi conoscevano.

Da allora non c'è stata più nessuna iena in paese.


mercoledì 31 agosto 2022

mercoledì 24 agosto 2022

25 settembre: Guerra per bande

 https://www.operaicontro.it/2022/08/24/la-pelle-degli-operai-e-rimasta-fuori-dai-programmi-elettorali/

venerdì 19 agosto 2022

lunedì 1 agosto 2022

Manfrine

 Manfrine

Chissà quante volte, durante un incontro casuale, siete stati testimoni di reciproche confidenze del tipo "come va, non ci vediamo da anni, ti trovo cambiato" e magari avete risposto "si tira avanti, salute permettendo". Lamentele mai, per non generare gossip che in casi del genere sovente troneggia. Male, molto male! La risposta opportuna sarebbe: "Si invecchia, caro amico, a differenza degli animali siamo dei mutanti e gli imbellettamenti inutili perché evidenziano ancora di più ciò che si vorrebbe nascondere. Vale per tutti, quindi anche per te, spero solo che l'andazzo non sia in peggio anche se, sinceramente, di questi tempi, ci credo poco".

Mi direte, ma con una risposta del genere è garantito che l'amico non si farà più vedere. Bene, non avete perso nulla, e se fosse il caso, amico non lo è più e probabilmente non lo  è mai stato. Avete solo ufficializzato i tempi di disdetta assicurandovi per un po' di tempo  una frenetica,fantasiosa, viscerale cicalata.


Eh sì! Mala tempora currunt, anzi schizzano più dei ghepardi.


mercoledì 13 luglio 2022

La sgrammatura

Sugli scaffali dei supermercati ( e non solo) il prezzo non cambia, così come nello scontrino di acquisto. Cambia però la quantità di prodotto presente nella confezione. Si chiama “sgrammatura” ed è forse l’inflazione più iniqua, quella che i brand di prodotti di ogni genere scaricano sui consumatori (eterna ultima ruota del carro) in modo tacito e latente. Secondo ricerche di mercato solo i più attenti (pensionati e cacciatori di offerte) si accorgono di questo fenomeno, a parte ovviamente vecchi aficionados della “spesa proletaria”, quella che si fa senza passare alla cassa o pagando un terzo degli acquisti. Insomma dalla pasta alle patatine, carta igienica o yogurt, la furbata è così diffusa che in Italia, le associazioni di difesa dei consumatori hanno già presentato esposti a Procure e Antitrust per denunciare l’inflazione occulta che non ha alcun nesso con l’impennata dei costi energetici di questi ultimi mesi. Se fra le mire dei soliti noti c’era pure quello di sostanziare le “sparate” anti Putin sui media embedded, il giochetto ha avuto fiato corto, almeno a sud. E da noi, tranquilla provincia lombarda extra muros ,come siamo messi?