sabato 10 agosto 2019

"Analfabetismo di ritorno" in Svizzera

Cioè "comprensione uguale a zero"

Uno svizzero su sei non sa né leggere, né scrivere. O meglio: ascolta, legge, magari trascrive. Ma non è in grado di andare a fondo sui contenuti. Il livello di comprensione è basso. Li chiamano analfabeti di ritorno. Perché hanno avuto un normale percorso scolastico di alfabetizzazione per poi perdere le competenze per strada.

Però votano, eccome se votano, firmano postulati, iniziative, referendum e la chiamano anche ... democrazia diretta.

Capito perché vengono eletti sempre i soliti e spadroneggiano le grandi famiglie?

mercoledì 7 agosto 2019

Tutti sulla stessa barca ?


Fonte:mps.ti@bluewin.ch

Presentazione del nuovo stabilimento FFS di Castione: ancora e solo aria fritta!!!

Con la tradizionale pomposità che contraddistingue gli appuntamenti pubblici in Ticino del CEO delle FFS Andreas Meyer questa mattina  si è ripetuta la solita messa in scena.
Come si ricorderà, in occasione del dibattito pubblico che aveva anticipato la votazione popolare dello scorso 19 maggio sull’iniziativa Giù le Mani dall’Officina le FFS avevano subdolamente evitato di dare qualsiasi informazioni in merito al piano industriale e conseguentemente ai posti di lavoro previsti nello stabilimento di Castione.  La presentazione del piano industriale era stata rinviata alla data odierna.
Questa mattina le FFS, con la consueta presenza dei paggi di corte Branda,  Zali e Vita  tutto si è detto e fatto ma non si è presentato alcun piano industriale minimamente degno di questo nome. Forse per la semplice ragione che non vi è nessun piano industriale. Il nuovo stabilimento industriale servirà, come previsto, unicamente quale deposito dei treni che circoleranno sul territorio ticinese ed alla manutenzione di poche locomotive fino al momento in cui verranno rottamate.
Il Movimento per il Socialismo  non è per nulla sorpreso di questa ennesima sceneggiata. Considera però scandalosa e irresponsabile la complicità delle autorità cantonali e comunali così come dei principali partiti politici che avevano fatto attivamente campagna per affossare l’iniziativa popolare Giù le Mani dall’Officina, unico strumento che avrebbe permesso di mantenere ed incrementare i posti di lavoro in Ticino. Quest’atteggiamento delle autorità e dei partiti politici è un tradimento verso gli interessi degli abitanti di questo cantone.

È proprio il caso di dire "tutti sulla stessa barca, appassionatamente", meno gran parte dei cittadini.


martedì 6 agosto 2019

Ticino felix: 50 milioni di franchi buttati dalla finestra

Ecco i risparmi che fanno i ministri con i soldi pubblici

Fonte: mps.ti@bluewin.ch


Aeroporto Lugano Agno: forse è ora d’aprire gli occhi, il giocattolino è rotto!

Nel corso dei prossimi anni anche Swiss abbandonerà lo scalo di Lugano Agno. Questa notizia, pubblicata dalla Sonntagszeitung nella sua edizione del 4 agosto 2019, non è che la prova del nove di quanto MPS ha affermato e ribadito a più riprese negli scorsi mesi:
Il previsto investimento pubblico con oltre 50 milioni di franchi per il rilancio dello scalo di Lugano Agno sarà un buco nell’acqua. Non vi sono ragioni economiche, commerciali, aziendali e/o turistiche che giustifichino il mantenimento e tanto meno lo sviluppo dell’aeroporto di Agno quale struttura pubblica o di interesse pubblico.
Anche lo studio dell’università di San Gallo, alla base della proposta di investimento di oltre 50 milioni (con un possibile ritorno nelle cifre nera non prima del 2032),  è costruito attorno all’ipotesi del mantenimento del volo di linea Lugano-Zurigo. Tesi ripresa e ribadita nel messaggio dell’esecutivo di Lugano.
Ciò che però le autorità luganesi e di sponda le prese di posizioni del Consiglio di Stato si sono guardate bene dal rendere pubblico è che Swiss, da tempo, ha segnalato alla proprietà la messa in discussione del volo di linea Lugano-Zurigo. Dunque la proprietà ossia il Municipio di Lugano ed il Consiglio di Stato hanno nascosto ai rispettivi legislativi così come all’opinione pubblica una fondamentale informazione.
Inutile nascondersi dietro un dito ed affermare che non vi è ancora una decisione definitiva. Questa è la prospettiva e le affermazioni del CEO di Swiss Thomas Klühr non sono che la conferma di un’evidenza.
Così come per il fumoso e abortito progetto Mizar il tandem formato dagli esecutivi della Città di Lugano e cantonale ci sta proponendo uno spreco di soldi pubblici senza nessuna prospettiva. Forse sarebbe ora che aprano gli occhi e se ne facciano una ragione: il giocattolino di Lugano Agno si è rotto e non serve incaponirsi.
Per questa ragione chiediamo al Consiglio di Stato:
1.     Per quale ragione, pur sapendo che il volo di linea Lugano-Zurigo nel corso dei prossimi anni verrà soppresso, ha deciso di imbarcarsi in un progetto milionario che non ha futuro?
2.     Perché non ha ritenuto necessario informare l’opinione pubblica ed il Gran Consiglio che Swiss ha, da tempo, segnalato la messa in discussione del volo di linea Lugano-Zurigo?
3.     Anche alla luce delle dichiarazioni del CEO di Swiss concorda che bisogna rinunciare, per lo meno come ente cantonale, a gettare dalla finestra milioni di franchi per un inutile e fallimentare rilancio dello scalo? E dunque bisogna rinunciare a presentare un messaggio al Gran Consiglio per la partecipazione a questo fallimentare progetto di rilancio dello scalo di Lugano Agno?

Per il Gruppo MPS-POP-Indipendenti

domenica 28 luglio 2019

Lugano:Italia (e anche peggio)

Lugano: Italia (e anche peggio)

Non so quanti ticinesi abbiano visto lo spot pubblicitario della città sul Ceresio trasmesso in prima serata su Telelombardia, né conosco le loro impressioni. In una manciata di secondi si parla di natura incontaminata, ricchezza, tranquillità, cultura, divertimento, insomma dell'isola felice a due passi dal confine lombardo. Se l'esperto in comunicazione della città intendeva veicolare questo messaggio direi che ha fatto centro, ma solo nella fantasia dei telespettatori perché nel quotidiano quel tipo di isola, oggi, non c'è.
Lugano è la città con il paesaggio urbano più deturpato (eufemismo) dal Cantone Ticino, saccheggiato da faccendieri, architetti e palazzinari che operano solo con la logica del mercato e dei ricavi, la città con l'ateneo più caro della Svizzera, gli stipendi più bassi, gli impieghi meno probabili, gli affitti e i posteggi più salati, il traffico congestionato, un lago asfittico e  plastificato, l'aria puzzolente d'estate e d'inverno per ozono e polveri fini.
Non sto giocando a "smerdatutto", credetemi, e nemmeno do la colpa all'esercito di frontalieri che ogni giorno affollano un panorama metropolitano sempre più vicino al collasso. Sono 57 anni che ci vivo e ho visto la città rivoltata come un calzino da una truppa di "ragionieri della politica" (altro eufemismo) che ne hanno desertificato il centro storico (oggi ci sono solo turisti e negozi per vip) e spinto i residenti in aree limitrofe, dentro casermoni con  tetti rigorosamente piani per ospitare le antenne di telefonia mobile che, forse, farebbero invidia solo ai più irriducibili sostenitori del socialismo reale.
Eh sì, così stanno le cose nella "regina del Ceresio", ormai neanche più lontana parente di quella "Lugano bella" a cui dettero forzato addio gli anarchici tanto tempo fa.



mercoledì 17 luglio 2019

Gran Bretagna: Notizie su Julian Assange



Des documents ont été publiée ces derniers jours prouvant que Julian Assange était espionné 24h sur 24 par une agence de sécurité espagnole (Undercover Global S. L) puis équatorienne (Promsecurity) durant son séjour de 7 ans à l’ambassade d’Equateur à Londres dans laquelle il s’est réfugié ces sept dernières années. Cet espionnage avait lieu à la demande des autorités équatoriennes. Par ailleurs les agents de sécurité de l’ambassade devaient tout les jours surveiller chaque mouvement d’Assange, enregistrer ses conversations et prendre note de son humeur. L’équipe a également procédé à un examen de l’écriture manuscrite dans son dos, qui a donné lieu à un rapport de six pages.
Des entrevues entre Assange et son avocat ainsi que des entrevues avec des visiteurs ont notamment été filmées et ce malgré des mesures de sécurité mise en place par Assange telles que l’utilisation d’un dispositif de distorssion des voix. D’autres mesures de sécurité étaient utilisées par Assange telle que l’utilisation d’un dossier recouvrant la feuille de papier sur laquelle il écrivait pour empêcher tout appareil photo potentiel de zoomer sur ses notes.
Au niveau de son extradition, les autorité britannique prétende qu’il ne sera pas envoyé dans un pays où il pourrait risquer la peine de mort. L’audience pour étudier la demande d’extradition vers les États-Unis aura lieu fin février 2020 au Royaume-Uni. En attendant Assange il reste enfermé à la prison de haute sécurité de Belmarsh, dans le sud-est de Londres (https://secoursrouge.org/Grande-Bretagne-Debut-de-procedure-pour-une-eventuelle-extradition-d-Assange).


Julian Assange en train d’être espionné

giovedì 11 luglio 2019

La Resistenza nel Paese Basco


Parla ATA. “Euskadi è ancora in guerra” La dissidenza basca dell’ETA alza la voce


"Un esercito che consegna le armi al nemico (come ha fatto il Provos in Nord Irlanda) è un esercito che si è arreso al nemico" dicono dagli ambienti vicini alle piattaforme internazionali di entrambe le dissidenze.

 La dissidenza di Euskadi Ta Askatasuna ha messo in dubbio che la lotta armata della formazione è scomparsa come ha detto Arnaldo Otegi, ex Batasuna e leader di Bildu, che descrivono oggi come un “social democratico” ripulito, in una recente intervista trasmessa da TVE. «Euskal Herria è ancora in guerra», dicono. i militanti ATA, che sono considerati “non un’organizzazione terroristica ma un’avanguardia politico-militare al servizio dei lavoratori baschi”.

giovedì 4 luglio 2019

Comunicato

Rendiamo attenta l'utenza che i politici in generale non sono, come da più parti e frequentemente ipotizzato, figli nostri.
Prostitute senza frontiere.