lunedì 11 agosto 2014

Ancora su Gaza

Lo scrittore americano Noam Chomsky ha scritto nel 2012: 


L’incursione e il bombardamento di Gaza non è per distruggere Hamas. Non è per fermare i razzi contro Israele, e non è per raggiungere la pace.
La decisione israeliana di far piovere morte e distruzione su Gaza, di usare armi letali dei moderni campi di battaglia su una popolazione civile ampiamente indifesa è la fase finale della campagna decennale di pulizia etnica dei palestinesi
Quando gli israeliani nei territori occupati ora dicono di doversi difendere, essi stanno difendendo loro stessi nel senso che qualsiasi occupante militare deve difendersi dalla popolazione che sta stritolando. Non puoi difenderti quando stai occupando militarmente la terra di qualcun altro. Questa non è difesa. Chiamatela come volete, ma non è difesa.

Fonte:http://www.lintellettualedissidente.it/

giovedì 7 agosto 2014

Attualità senza tempo

Non fatevi fregare quando paternamente vi battono sulla spalla e vi dicono che non ci sono nel mondo diseguaglianze gravi contro le quali valga la pena battersi. Se gli credete, essi, nei loro palazzi di marmo e nelle loro banche di granito, dai quali derubano i popoli del mondo pretendendo di farne il bene, avranno un potere assoluto. State in guardia, poiché appena gli sembrerà opportuno,per proteggere il loro oro, vi spediranno in guerre le cui armi, subito sviluppate da scienziati servili, diventeranno sempre più letali, fino a quando, con un cenno della mano, saranno capaci di fare a pezzi milioni di voi.

Jean-Paul Marat, martire della rivoluzione francese

mercoledì 6 agosto 2014

I rabbini USA sui prigionieri non sono in linea con Tel Aviv

Un gruppo di rabbini statunitensi ha responsabilizzato il presidente Barack Obama  della situazione di Alan Gross, condannato a 15 anni di prigione per attività contro la sicurezza nazionale di Cuba.
Una lettera  firmata da 300 religiosi chiede a Obama  di negoziare con le autorità cubane la liberazione immediata dell’agente e precisa che “Alan è andato a Cuba a nome del governo statunitense”.
Inoltre i firmatari aggiungono che: “La sua liberazione immediata e il suo ritorno negli Stati Uniti devono essere  priorità per la nostra nazione e il governo  deve fare tutti i passi necessari per garantire un rapido finale all’incubo che stanno vivendo Alan e la sua famiglia”.
Gross è detenuto in un centro ospedaliero dopo il suo arresto nel dicembre del 2009, accusato di attività contro la sicurezza dell’Isola tra le quali l’introduzione di sofisticati apparecchi di telecomunicazione proibiti dalle autorità.
A questo proposito le autorità  cubane hanno reiterato la loro ferma disposizione di cercare con gli Stati Uniti una soluzione ai casi di Gross e di Gerardo Hernández,
Ramón Labañino e Antonio Guerrero, tre dei cinque  antiterroristi cubani ancora prigionieri in Nordamerica, che sia accettabile per le due parti e consideri le preoccupazioni umanitarie dei due governi e delle rispettive famiglie.
(Prensa Latina/ Traduzione GM – Granma Int.)

domenica 3 agosto 2014

GAZA: DOPO LA STRAGE, LE TRUPPE DI TERRA DEGLI ASSASSINI SI RITIRANO


Le fionde e i petardi di un popolo che è disposto a morire per la propria indipendenza, sono invincibili!

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Dopo la strage di bambini e donne di Gaza, le truppe di terra di Israele stanno lasciando la Striscia di Gaza e rientrano dentro il confine.
Dopo 1.650 vittime (78 solo oggi) e oltre 80 mila feriti, le truppe di terra degli assassini si ritirano
Il premier degli assassini Benyamin Netanyahu, in un discorso alla nazione, ha annunciato: “Le nostre forze stanno completando la neutralizzazione dei tunnel a Gaza” e hanno “distrutto migliaia di obiettivi terroristici”.
 Netanyahu ha comunque ribadito che l’operazione Margine protettivo ha il sostegno di Stati Uniti ed Europa e “continua”.
Gli assassini con il pieno sostegno di Stati Uniti e Europa rilanciano il loro ricatto: ” Israele intende “rischierare” le sue truppe di terra inviate nella Striscia di Gaza secondo le proprie “esigenze di sicurezza”. “Chiederemo che ogni ricostruzione e sviluppo di Gaza”, ha aggiunto, “sia legata al disarmo di Hamas e alla smilitarizzazione della Striscia”.
Israele non ha vinto. Ha guadagnato l’odio irriducibile dei Palestinesi.
Israele nell’invasione di Gaza ha perso più di 70 soldati
Israele ha paura di continuare ad occupare Gaza
Israele si ritiene libera di poter continuare ad ammazzare, fino a quando?
Tutti gli uomini che lottano per la libertà sono dalla parte dei Palestinesi di Gaza
Viva l’eroico popolo Palestinese di Gaza.
Fonte:http://www.operaicontro.it/