giovedì 14 novembre 2019

In questo mondo perfetto ...

In questo mondo perfetto ...
...non presentatevi al colloquio per un lavoro trasandati né tirati di tutto punto, richiamare troppa attenzione non va bene, è l’anonimato l’opzione raccomandata, coniugabile col non far capire mai ciò che si pensa. L’aspetto deve essere commisurato alla personalità, più è convenzionale, meglio è.
Eventuali alzate d’ingegno riservatele ad assunzione ottenuta, ma non allargatevi più del dovuto perché le rivalità fra colleghi sono sempre in agguato e, come ultimi arrivati, sarete voi ad avere la peggio.
Sul salario non dite mai “ che mi permetta di vivere dignitosamente” perché fuori dalla porta (pure da quella con su scritto “prima i nostri”) saranno numerosi quelli che si accontenteranno di meno, molto meno, o di più ma ricattabili.
Non enfatizzate il vostro iter scolastico anche se di primordine, chi vi paga vuole esperienza acquisita prima di aver cominciato a lavorare, e da ciò nessuna “magna/summa cum laude” può tutelarvi.
Ricordatevi anche che eventuali proposte di stage temporanei equivalgono a lavoro volontario pressoché gratuito.
Le referenze non cambiano la sostanza, anzi potrebbero indurre il “cacciatore di teste” a ribattere “ da noi queste cose non hanno rilevanza”. Opinabile ma comprensibile, infatti a pesare sono i cognomi, le famiglie con relativi partiti.
Se nonostante queste raccomandazioni uscirete dal colloquio con la promessa di assunzione, non gasatevi perché la logica di mercato è volubile: Ti prendo oggi per buttarti domani o dopo!
Quindi  auguri o come la banalità del momento insegna “in bocca al lupo”, ma sarebbe una presa in giro perché qui il lupo non crepa, mangia e anche di brutto.


                                       Dopo averli macellati vengono anche tritati

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