"Bruciare un'auto è un reato. Bruciarne cento, è un'azione politica". Ulrike Meinhof
mercoledì 12 dicembre 2018
La rivolta violenta fa paura ai padroni (e non solo)
Fonte:http://www.operaicontro.it
In Italia tutti i partiti dicono che la protesta deve essere pacifica. La stessa Lega di Salvini si vanta che grazie al governo M5S- Lega di aver impedito le proteste violente e di poter continuare a difendere i padroni.
La violenza delle proteste porta i vari santoni della democrazia dei padroni a considerare i motivi della protesta sbagliati
Invece non è vero niente
La rivolta violenta che da più di quattro settimane mette a fuoco le strade della Francia ottiene un primo risultato
Macron il capo dello stato dei padroni francesi è costretto ad ammettere che la rabbia dei rivoltosi è sacrosanta.
I soliti intellettualoni diranno che le dichiarazioni di Macron sono fatte nel tentativo di fermare la rivolta.
E’ vero, ma Macron mentre condanna la violenza è costretto ad annunciare vari provvedimenti per rispondere ai rivoltosi “pacifici”
Il capo del governo dei padroni è costretto a fare promesse:
– Aumento del salario minimo di 100 euro
– Annulla la contribuzione sociale generalizzata per i pensionati che guadagnano meno di 2000 euro al mese
– Macron dice di voler detassare gli straordinari
– Macron invita i padroni al versamento di un bonus di fine anno
Macron non rispetterà queste promesse.
Queste promesse non eliminano lo sfruttamento.
I rivoltosi Francesi hanno dimostrato che l’unica protesta che può servire è quella violenta.
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