venerdì 22 maggio 2015

L'amore nel tempo del libero mercato

Nell’era di Facebook e di WhatsApp c’è ancora qualche giovanotto che scrive con l’inchiostro blu su fogli volanti. In un angolo recondito di casa ho trovato questi pensieri:

“Ti ringrazio per non avermi fatto perdere troppo tempo a convincermi che è finita. Le attenzioni di un maschietto qualsiasi sui banchi di scuola sono bastate a cancellare le promesse, i sogni e i viaggi dei nostri due ultimi anni. Hai fatto meglio di quei politici che mentre lodano l’acqua bevono il vino. Brava! Vorrei regalarti le pene di questi miei giorni ma non lo faccio, le terrò strette,strette, perché so che mi aiuteranno a trovare la luce giusta in occhi di un altro colore. Forse dovevi andartene per consentire a chissà chi di venire a prendere il tuo posto. Ti ho voluto bene ma non è bastato”.

Come un fiume in piena che si fa beffa degli argini in cui lo costringono le ragioni ballerine degli uomini, queste emozioni nascoste,forse proprio per essere trovate,fanno ancora sperare che non tutto è perduto,che sia ancora possibile vivere in un mondo migliore e più giusto,tanto più giusto.

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